Abbiamo appreso il programma del workshop sul porto di Brindisi che si svolgerà la prossima settimana. Nel precisare che ad esso non ha fornito alcuna adesione la scrivente Associazione e nell’esprimere pieno rispetto per chi ha organizzato l’iniziativa, pur nella nebulosità dell’affidamento dell’incarico e degli obiettivi da raggiungere, Legambiente ritiene necessario precisare quanto segue:
– nel monitorare i programmi e le opere in corso o programmati viene sottaciuta o sottovalutata la portata delle opere sottoposte attualmente a V.I.A. ed in particolare della colmata di Costa Morena est e dei dragaggi nelle aree di S. Apollinare e Canale Pigonati.
È facilmente comprensibile quanto ciò sia dirimente rispetto all’approccio ed all’analisi conseguente;
il workshop non può essere momento sostitutivo di quel processo di partecipazione, nei modi e nei tempi previsti dalle norme vigenti, che avrebbe dovuto caratterizzare istruttorie e processi decisionali precedenti e che è necessario caratterizzi processi in corso, a cominciare da quello sulle linee guide per il nuovo Piano regolatore del porto.
La partecipazione democratica, infatti, non si garantisce con la presentazione delle linee guida a Bari anche per quel che attiene il Porto di Brindisi, non si garantisce con la richiesta di compilazione di un questionario ed anche con la sola trasmissione di osservazioni, ma è un percorso democratico che prevede l’apertura di un reale confronto che porti alla costruzione condivisa di uno strumento urbanistico essenziale per la Città e concettualmente rispondente a quanto contenuto nel Documento Programmattico Preliminare (DPP) del PUG, a quanto contenuto nel “Waterfront” ed agli obbiettivi di riqualificazione dell’esistente e di “nuovo consumo di suolo zero”.
Legambiente Brindisi
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