Attendiamo impazienti dal 30 Novembre dello scorso anno una risposta da parte dell’Amministrazione Comunale riguardo alla questione TARI.
San Vito è tra il 10% dei comuni italiani ad aver generato centinaia di cartelle errate ed aver fatto pagare ingiustamente ai propri cittadini anche la quota variabile sulle pertinenze (garage, cantine, box) fin dal 2014. In un Consiglio Comunale pressoché deserto, senza diretta radiofonica né streaming a sancire la tanto sbandierata trasparenza promessa in campagna elettorale, il Movimento 5 stelle presentò un’interrogazione chiedendo quali fossero le azioni da porre in essere alla risoluzione del problema.
In risposta al nostro quesito l’Assessore al bilancio coraggiosamente esordì affermando che “di fatto l’errore non c’è”, salvo poi correggersi dichiarando l’anomalia come mero “errore applicativo”. Affermare di aver sbagliato, insomma, proprio non gli riesce.
Eppure, a seguito di un’interrogazione parlamentare sull’argomento, lo stesso Sottosegretario per l’Economia e le Finanze ha ammesso che la quota variabile della TARI va calcolata una sola volta, solo sull’immobile principale e non sulle pertinenze. Evidentemente i rappresentanti del Governo in carica ne sanno molto meno dei nostri politici locali.
Comunque, al fine di informare tutti in maniera dettagliata, l’Assessore affermò che “questa comunicazione che oggi ho fatto in Consiglio Comunale sarà oggetto di un’apposita conferenza stampa, che convocheremo a breve per informare i cittadini”. Com’era prevedibile nulla è stato fatto, nemmeno un comunicato; evidentemente c’è chi spera che il problema si risolva da solo o venga presto dimenticato.
Eppure la tanto incosciente tranquillità sbandierata dai nostri amministratori locali in questi giorni pare inizi a vacillare. Come fulmine a ciel sereno, appare un articolo sulla Gazzetta del Mezzogiorno del 21 Gennaio scorso nel quale San Vito, assieme a San Michele Salentino, Cellino San Marco e Mesagne si rivolge al ministero e all’ANCI per chiedere una soluzione al problema ed evitare tracolli finanziari.
Qualcuno forse si è svegliato, anche se l’incontro non ha portato a risultati rilevanti poiché ogni amministrazione deve confrontarsi con le rispettive specifiche situazioni.
Ci si chiede allora: perché intraprendere un’azione congiunta se ogni singola realtà amministrativa sulla TARI ha problematiche diverse? Perché rallentare ulteriormente la macchina burocratica? Perché il Comune non agisce in maniera autonoma?
Per questa amministrazione perdere tempo è diventato un mestiere e far attendere i cittadini, purtroppo, una triste consuetudine. Da parte nostra la promessa è quella di continuare ad interessarci dell’argomento finché non avremo risposte chiare e soluzioni certe al fine di risolvere finalmente il problema. Perché, a dispetto di ogni inutile giro di parole, per colpa, incompetenza o semplice superficialità l’errore c’è stato eccome. Grande, palese e grave.
COMUNICATO STAMPA M5S SAN VITO
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