May 6, 2025

I Carabinieri della Stazione di Cisternino hanno dato esecuzione a un’ordinanza emessa dalla Corte d’Appello di Lecce, nei riguardi di un 41enne del luogo, indagato per atti persecutori nei confronti della ex coniuge. All’uomo, già nel mese di novembre 2017, gli era stata irrogata la misura coercitiva del divieto di avvicinamento alla persona offesa, emessa dal Tribunale di Brindisi. Il provvedimento coercitivo era scaturito al termine delle indagini condotte dai militari, sulla scorta delle denunce presentate dalla vittima. Nello specifico erano emersi una serie di comportamenti vessatori attuati dall’uomo nei riguardi della donna, atti che si erano concretizzati a mezzo di pedinamenti e appostamenti.

Gli atti persecutori nei riguardi della donna, di cui al presente provvedimento della Corte d’Appello di Lecce, erano iniziati a causa dell’interruzione della loro relazione, non accettata dall’uomo.

Le nuove risultanze hanno fatto emergere che le violazioni alle prescrizioni sono continuate. Infatti l’uomo ha fatto ricorso a ogni espediente per avvicinarsi alla donna nonostante fosse stato sottoposto alla misura coercitiva, continuando a perseguitarla, seguendola e spiandola in tre distinte circostanze tra i decorsi mesi di aprile e maggio 2019. Il 41enne, al termine delle formalità di rito, è stato condotto nella sua abitazione in regime degli arresti domiciliari, con la prescrizione di non allontanarsi senza specifica autorizzazione.

I Carabinieri della Stazione di San Donaci hanno tratto in arresto in flagranza di reato un 51enne del luogo, per maltrattamenti in famiglia. In particolare, su richiesta telefonica pervenuta al 112 NUE, i Carabinieri sono intervenuti per sedare la segnalata lite tra coniugi, sorprendendo l’uomo nell’abitazione. Gli immediati accertamenti hanno evidenziato episodi di violenza fisica, morale e psicologica, attuati in ambito domestico dal prevenuto nei confronti della propria coniuge, per futili motivi e, come se non bastasse, anche alla presenza del figlio minore. Atti manifestatisi con reiterati atteggiamenti vessatori, di maltrattamenti e aggressioni fisiche.

La parte lesa, nella circostanza, a causa dello stato di agitazione ha fatto ricorso alle cure mediche del 118 mentre l’arrestato è stato posto agli arresti domiciliari su disposizione dell’A.G..

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