July 4, 2025

Torre_Guaceto_panoramaL’eventualità di utilizzare la Riserva Protetta di Torre Guaceto per i ricevimenti nuziali fa discutere politica e rete e crea infervorate fazioni di favorevoli e contrari.

Ieri vi è stato l’esordio “sperimentale”: una coppia di professionisti brindisini ha offerto il rinfresco nuziale per circa cento ospiti proprio all’ombra della Torre, in uno scenario costiero splendido quanto incontaminato perché sottoposto a rigidi vincoli ambientali.

I contrari sottolineano lo scempio di una riserva naturale violata da gazebo bianchi, camioncino per il catering, generatore di energia, bagni chimici e gente che banchetta. I favorevoli rimarcano che per poter “sfruttare” lo scenario i due sposi hanno pagato mille euro, una cifra che – moltiplicata per il numero di banchetti organizzabili in un anno – potrebbe rappresentare un toccasana per le casse del Consorzio di Torre Guaceto e del Comune di Carovigno (primo azionista del Consorzio), soprattutto in un periodo di forte “spending review”.

 

Per Mariella Milani, presidente del Consorzio, la scelta si inserisce nel solco “che guarda all’ecologia come nuova forma di economia, in un momento in cui è forte l’esigenza di puntare sui tesori del nostro Belpaese per uscire dalla crisi“. Per la Milano “l‘obiettivo è quello di favorire più occupazione giovanile partendo dalla creazione di servizi di qualità per incentivare nella riserva un turismo della mente”
Il Sindaco di Carovigno Mimmo Mele parla di “una sperimentazione decisa per valorizzare l’oasi e anche per ottenere un ricavo“.

I commenti più polemici arrivano dall’opposizione al Sindaco di Carovigno, da parte degli ambientalisti e da coloro che ritengono che i beni naturali non debbano essere sfruttati per far cassa.

 

Angela Gatti
Pubblicato il: 15 Giu, 2014 @ 23:31

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