May 2, 2025

Dopo l’amaro KO interno contro il Massafra per 1-3, l’ASD Brindisi scende in campo allo stadio Guarini di Mesagne con l’obiettivo di rialzare la testa e fare risultato contro una formazione ostica come Mesagne per dimostrare di poter restare in lizza per il primo posto.
Torna tra i pali Termite, assente nell’ultima gara per infortunio.
Calorosi applausi arrivano da entrambe le tifoserie per salutare Feliciano Cosma, una promessa del calcio regionale che, a seguito di un incidente stradale si è ritrovato ad abbandonare il rettangolo di gioco; davvero un bel momento per lo sport.

 

La terna arbitrale guidata dall’arbitro Carrer dichiara aperto il match.
Mesagne si fa subito pericolosa: dopo un cross arrivato dalla fascia destra un colpo di testa di Mummolo costringe Termite a trovare una grandissima parata.
Al 6′ arriva un rigore in favore del Brindisi, sul dischetto parte il solito Scarcella che indirizza la sfera verso il lato alla sinistra del portiere. Dopo aver colpito il palo interno, la palla si infila in porta. il Brindisi si porta in vantaggio.
La partita si gioca prevalentemente a centrocampo e non si segnalano grossi sussulti tranne l’ammonizione per carica al portiere nei confronti di De Benedictis (il contrasto arreca qualche problema a Termite) ed un contrasto non giudicato falloso durante un azione d’attacco del Mesagne che genera caos in campo e fuori. A farne le spese è il numero 5 Angelè che viene ammonito al 25esimo.
La partita cambia in pochi minuti:
al 30′ Carrer decreta un calcio di rigore a favore del Mesagne: la trasformazione di Mummolo batte Termite e riporta il punteggio in parità: 1-1.
Ma la decisione dell’arbitro lascia interdetti, il contatto sempre non esserci stato: nonostante questo citando Boscov: “Rigore è quando l’arbitro fischia”.
al 33′ un errore grave della difesa del Brindisi regala la rete del vantaggio alla squadra di casa: a tu per tu con Termite, De Benedictis piazza la sfera all’angolino alto della porta biancazzurra: è il 2-1.
Allo scadere buona punizione in zona d’attacco per il Brindisi, arriva anche una sanzione; è Del Prete che riceve un’ammonizione dopo aver messo giù un calciatore della squadra ospite; sulla punizione il portiere Polito recupera la sfera in area e Carrer decide di fischiare la fine del primo tempo regolamentare.

 

Nel secondo tempo il Brindisi parte in attacco.
Al 54′ primo cambio della gara: il Mesagnese Nacci viene scelto per scendere in campo al posto del numero 2 Diagnè.
La partita si accende solo al 70′ quando Calabrese, servito da un ottimo cross partito dalla sinistra non riesce a trasformare la sua conclusione in gol grazie ad un ottima respinta di Polito. Lo stesso portiere però, pochi istanti dopo riceve un espulsione per somma di ammonizioni: è punita la scelta di perdere tempo per la seconda volta.
Entra il secondo portiere Lamarina al posto di Angelè e, dopo un lunga pausa che genera un clima di alta tensione, la gara riprende.

Il Brindisi forte dell’uomo in più si affaccia spesso alla porta del Mesagne.
Il gol arriva sempre dai piedi di Scarcella che, dopo essersi portato il pallone sul destro, impatta il pallone nell’angolino basso alla destra di Polito: 2-2.
I biancazzurri insistono e Francioso tenta la carta di Tagliente (fuori Mastrogiacomo). Il Mesagne sostituisce Mummolo con Greco.
I gialloblu sono in confusione e Motti decide di commettere un fallo tecnico a centrocampo trattenendo Procida e guadagnando un cartellino giallo.
Secondo cambio per il Brindisi al 37’: fuori il numero 5 Caravaglio e dentro De Michele.
Non bastano i 5 minuti di recupero chiamati da Carrer per cambiare le sorti del match che trova la sua conclusione sul risultato di 2-2.

 
La scelta di contenere il risultato nella ripresa da parte del Mesagne non ha portato con se il risultato sperato; il Brindisi d’altro canto riesce ad agguantare un punto importante, riprendendo in mano la situazione critica mostratasi durante la gara.
Si spera in un risultato più concreto nel prossimo match Casalingo contro l’Ostuni, in un campionato cosi corto ogni partita risulta fondamentale.

 

Alfredo Maria Rospi

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