Il consiglio comunale monotematico, tanto atteso da gran parte della città , non ha prodotto alcun risultato. La maggioranza ha evitato deliberatamente ogni discussione e confronto, per oltre sei ore in aula hanno preso la parola solo gli esponenti delle minoranze che hanno, pur nella differenza delle sensibilità e posizioni politiche, prodotto dei documenti con cui affrontare le grandi questioni legate al rapporto con le multinazionali dell’energia, Edipower ed Enel in primis.
Le richieste di impegnare il Sindaco ad esprimere un parere negativo al progetto di Edipower di co-combustione di carbone e css , un derivato da rifiuti, e di chiedere un riesame dell’AIA per Enel al fine di ridurre il consumo del carbone, delle emissioni inquinanti e discutere di una trasformazione a gas della centrale sono state bocciate dalla maggioranza, senza alcuna discussione, senza entrare nel merito dei problemi.
Eppure nel programma del Sindaco e della maggioranza alle ultime elezioni temi quali la dismissione dell’Edipower e la riduzione del carbone e degli inquinanti erano presenti. Quante volte in questi anni abbiamo sentito il PD affermare che la centrale Edipower andava chiusa? Lo stesso Ferrarese da Presidente della Provincia chiese nel febbraio del 2012 al Ministro Clini di impegnarsi affinchè un gruppo della centrale di Cerano fosse trasformato a gas.
Ebbene niente di tutto questo è stato confermato nel consiglio comunale. La maggioranza approva un documento in cui si impegna il sindaco ad approfondire su Edipower, mentre per le altre aziende ad avviare delle consultazioni, cosa che oggi con le Autorizzazioni Integrate Ambientali non significa nulla. Consultazioni al fine di arrivare alla costituzione di una “Fondazione Brindisi 2050”. Una vera farsa, sulla pelle dei brindisini che attendono oggi risposte concrete sulla tutela della salute e sulla possibilità di definire un nuovo modello di sviluppo .
Il tutto avviene con un gruppo consiliare del PD che disattende in pieno quanto indicato dalla segreteria provinciale il cui documento trovava larga condivisione negli ordini del giorno presentati dalle minoranze, tradendo le richieste di larga parte del proprio elettorato e degli iscritti.
Il gruppo del PD in consiglio comunale ha quindi scelto di sopravvivere mantenendo in piedi una maggioranza che sempre più rappresenta gli interessi delle grandi aziende energetiche consegnando la città alle lobby del carbone e dei rifiuti.
Nonostante l’esito del consiglio comunale siamo sicuri che la parte sana e libera di questa città saprà unirsi per impedire che dopo tanto carbone si arrivi domani a bruciare anche i rifiuti a Brindisi.
Ma sentili i santissimi subito! Ma di cosa parlano questi finti ecologisti?? Parlano di tradimento loro, che si alleano con la destra che per l’ occasione si toglie di dosso l’ abito buono per indossare la tunica di partito ambientalista. Per governare una città non serve solo dire NO a tutto! Lo sappiano i signori ambientalisti e i falsissimi del centro destra