Nel giorno in cui si commemorano dieci anni dalla scomparsa di Domenico Mennitti, una figura di spicco nella politica e nel giornalismo brindisino, la città di Brindisi ha annunciato la sua candidatura a Capitale italiana della cultura per il 2027.
La decisione è stata resa nota dal sindaco Giuseppe Marchionna durante l’evento “Dieci anni senza Mimmo Mennitti”, tenutosi ieri a Palazzo Nervegna.
L’annuncio è stato accolto in un’atmosfera densa di ricordi e commozione, con la presenza di familiari, amici, colleghi di militanza politica e anche avversari di Mennitti. Durante l’evento è stato proiettato un documentario che ha ripercorso la vita e la carriera di Mennitti, sia come uomo politico che come giornalista, dando voce anche ai suoi ex colleghi del centrodestra.
Giuseppe Marchionna, attuale sindaco e successore di Mennitti, ha sottolineato il contributo di quest’ultimo nel promuovere il riscatto culturale di Brindisi ed ha evidenziato l’approccio di Mennitti al confronto politico, caratterizzato da una grande umanità e apertura al dialogo anche con chi la pensava diversamente da lui.
Gualtiero Gualtieri, cognato di Mennitti e suo compagno di battaglie politiche, ha rimarcato il ruolo di quest’ultimo nel dare un’identità di governo alla destra, una posizione minoritaria ai tempi ma che si è concretizzata nel tempo grazie anche alla corrente fondata da lui, Proposta Italia. Gualtieri ha descritto Mennitti come un leader che ha contribuito alla formazione di diverse generazioni di politici ed intellettuali.
L’evento è stato organizzato dal giornalista Antonio Celeste insieme alla Fondazione Tonino Di Giulio. Da sottolineare che a Domenico Mennitti è in procinto di essere intitolata quella che oggi è “Via del Mare”.
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