Solidarietà alla docente di Palermo, colpita da un provvedimento di destituzione dall’insegnamento per 15 giorni con dimezzamento dello stipendio, per non aver vigilato su un elaborato audio/ video prodotto da alcuni suoi alunni, che paragonava alcuni provvedimenti adottati dal Ministero dell’Interno alle Leggi razziali del 1938. Ma alunni e docenti del Marzolla sono andati oltre: guidati dalle riflessioni dei professori Iolanda Guadalupi e Vincenzo Paladino, stimolati dalla docente FS Area Docenti e Alunni, Vittoria Fedele, hanno letto e commentato gli articoli 21 e 33 della nostra Costituzione.
Si è parlato , allora, della libertà di pensiero, di parola, delle scelte religiose e politiche, che la Carta Costituzionale sancisce e riconosce a tutti i cittadini. Senza censure. Perché la censura è attuabile solo nei confronti di contenuti che ledano la dignità o offendano la persona. Ma non se si esprime il proprio pensiero nei confronti di fatti storici o di attualità. Si può non condividere, ma non censurare. Si è passati, poi, alla libertà delle arti e delle scienze e alla libertà del loro insegnamento, sancite dalla Costituzione. Libere le arti e le scienze, non asservibili all’economia o alla politica o agli interessi di pochi.
Infine l’intervento del Rappresentante degli Studenti, Pietro Guadalupi, che ha richiamato Calamandrei: la Costituzione è una carta che segna la strada maestra della storia degli Italiani e che, nata dalla riflessione, dallo studio, dal dibattito tra i padri costituenti, rimane faro e luce della nostra democrazia. Essa, come un fiore bello e delicato, da difesa e tutelata anche attraverso momenti formativi, come quello che oggi la comunità educante del Marzolla ha vissuto col placet, ovviamente, del Dirigente Scolastico Carmen Taurino.
Nella foto: l’alunno Pietro Guadalupi con i docenti Paladino e Guadalupi, nell’assemblea di studenti e professori.
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