L’incendio che si è sviluppato domenica sera nel settore ospiti della Curva Sud dello stadio Iacovone al termine del derby con il Foggia, pone a serio rischio la gara Brindisi-Catania di domenica prossima.
Ed il rischio di non giocare a Taranto si è fatto quasi certezza oggi, quando – complice il forte vento – si è sviluppato un secondo incendio che ha interessato l’impianto di calcio, con il fumo che ha provocato diversi problemi alla circolazione ed alle abitazioni.
Come è noto è lo stadio tarantino quello scelto dal Brindisi FC per disputare le proprie partite interne in attesa di tornare ad avere a disposizione il Fanuzzi.
Già ieri, il sopralluogo operato dagli agenti della scientifica della Polizia di Stato insieme ai tecnici del Comune ionico, avevano rilevato danni ingenti, con il fuoco che ha danneggiato i gradoni della sud ed i cavi per l’impianto di videosorveglianza.
Stamattina l’ennesima doccia fredda, con altro fumo e fiamme, levatisi sempre nell’area della curva sud.
E se mentre il primo rogo sembra certo che si sia sviluppato da un fumogeno lanciato su rotoli di gomma accatastati sotto il settore ospite, c’è da spiegare il nuovo incendio. Gli inquirenti stanno cercando di capire se è si tratta dello stesso focolaio, rinvigorito dopo oltre 36 ore oppure di un nuovo incendio di altra natura.
La società brindisina è alla ricerca di un impianto che possa ospitare il primo match interno contro una delle squadre più blasonate della categoria, ma non è impresa semplice. Si resta in attesa del parere definitivo della commissione di vigilanza per avere la certezza che Brindisi-Catania non si giochi a Taranto.
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