“La Commissione Sanità della Regione Puglia ha approvato oggi la proposta di legge per consentire le visite straordinarie ai pazienti in terapia intensiva. Si sono cosi recepite le richieste sono pervenute dai familiari dei pazienti ricoverati in terapia intensiva, costretti a fare i conti, oltre che con la grave malattia di un congiunto, anche con l’impossibilità di vederlo. A permetterlo un protocollo che stabilirà le linee guida aziendali per consentire questa tipologia di accessi, nel rispetto di tutte le norme di sicurezza Covid.
Verrà chiesto alle ASL di adottare con urgenza il Documento di umanità e sicurezza di stabilimento, per consentire visite su appuntamento in ospedale a pazienti in fase di criticità clinica, da Covid-19 o meno, in considerazione del bisogno oggettivo particolare e delle straordinarie necessità di natura psicologica. Un percorso di legge ragionato che contempera misure igienico-sanitarie con un’esigenza familiare sacrosanta, che ha effetti positivi sul decorso della malattia, mettendo in primo piano l’esclusivo interesse del paziente nel rispetto del lavoro prezioso dei sanitari, medici, infermieri, operatori socio-sanitari e volontari che hanno in carico e assistono i pazienti.
“E’ con enorme soddisfazione che da presidente della commissione sanità del Consiglio Mauro Vizzino –regionale, ho riscontrato l’approvazione (senza alcun voto contrario) di una proposta di legge che consente agli ammalati gravi, ricoverati in terapia intensiva (con o senza covid) di poter ricevere la visita di una persona cara. Si tratta di una scelta di grande umanità in mancanza della quale tanta gente è morta in questi mesi senza il conforto di un parente.
Ovviamente i direttori generali delle Asl pugliesi dovranno introdurre regole per garantire la massima sicurezza durante tali visite attraverso cui si assicura agli ammalati un supporto psicologico che solo un familiare può garantire. L’auspicio è che la proposta di legge adesso venga approvata dal Consiglio regionale nella seduta convocata per martedì prossimo.
“Si doveva fare già molto tempo fa, perché nessuno può morire in solitudine in ospedale, privo del conforto di una persona amata. Non c’è alcun problema organizzativo insormontabile, a cominciare dalla vestizione e dal tampone molecolare, per poter assicurare un atto di conforto apparentemente alla nostra cultura millenaria. Lo sostengo da dicembre e dopo aver visto tante persone morire, ma ora siamo forse in dirittura d’arrivo anche grazie alla lotta a tutto campo del collega Tutolo”.
Lo comunica il consigliere regionale Fabiano Amati, proponente con i consiglieri regionali Antonio Tutolo e Alessandro Leoci della proposta di legge approvata oggi in Commissione sanità, contenente le norme per assicurare gli incontri in ambito ospedaliero tra pazienti in condizioni critiche e loro familiari.
“Si arriva un po’ tardi, non c’è dubbio. Ma abbiamo dovuto superare notevoli contrasti e avversità, nonostante in molte regioni italiane è bastata una semplice deliberazione per rendere possibile ciò che mi pare estremamente ragionevole.
È chiaro che questa possibilità di umanità s’interseca con notevoli problemi di sicurezza che vanno in ogni caso assicurati; ma poiché è possibile conciliare sicurezza e umanità, aggiungendo solo un po’ più di applicazione organizzativa, mi pare che non ci sia alcun motivo per non procedere nel senso auspicato dalla nostra proposta di legge.
Spero solo che martedì la proposta sia approvata dal Consiglio”.
Questa la dichiarazione del consigliere regionale Alessandro Leoci del Gruppo “CON Emiliano”.
“Approvata oggi in Commissione Sanità l’iniziativa legislativa sull’umanizzazione delle cure proposta dai consiglieri Antonio Tutolo, Fabiano Amati e dal sottoscritto, nonché condivisa da numerosi altri componenti dell’Assemblea legislativa.
La proposta di legge – che sarà discussa nel Consiglio regionale di martedì prossimo con annessi emendamenti – favorirà la visita nei reparti di terapia intensiva di almeno un familiare per paziente in condizioni critiche.
Sappiamo bene quanta sofferenza vivano i pazienti in tali condizioni e le loro famiglie. La proposta di legge nasce dal bisogno di alleviare tale sofferenza grazie alla presenza amorevole di un familiare. Ciò nel rispetto del lavoro dei sanitari e della sicurezza dei pazienti tutti. Non dimentichiamo però quanta cura e assistenza umana venga comunque prestata all’interno dei nostri ospedali e reparti di terapia intensiva.
A tal proposito durante lo svolgimento della Commissione ho voluto dare la testimonianza di un paziente fortunatamente uscito dal dramma del Covid che, nonostante l’assenza forzata della propria famiglia, è riuscito a resistere grazie alle amorevoli cure di tutto il personale sanitario che lo ha assistito.
“Gli Angeli del Covid – così chiama i sanitari – che forse mai più vedrò o riconoscerò per strada ma che in fondo e per sempre rimarranno nel mio cuore”./comunicato
No Comments