Si è tenuta oggi presso la Cattedrale di Brindisi una conferenza stampa per celebrare la restituzione di due placche in argento, parte del paliotto trafugato nel dicembre 1980. Il ritrovamento rappresenta un importante recupero di beni culturali, reso possibile grazie al meticoloso lavoro del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale dei Carabinieri.
Don Mimmo Roma, parrocco della Cattedrale, ha aperto l’incontro, sostenendo: “Ritornano a casa delle opere pregiate, bellissime, ma ancor più legate all’affetto della comunità.”
Il Colonnello Leonardo Acquaro, Comandante Provinciale di Brindisi, ha elogiato l’operato del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale: “Il recupero di questi beni, dopo 44 anni, testimonia l’impegno costante e scrupoloso dei Carabinieri. Queste placche non hanno solo un valore economico, ma anche un profondo significato simbolico, rappresentando l’identità culturale della nostra città.”
Il Sindaco di Brindisi, Giuseppe Marchionna, ha sottolineato il valore simbolico dell’operazione per la comunità: “Oggi celebriamo un momento di grande importanza per la nostra città. Il ritorno di queste opere d’arte permette alle nuove generazioni di riappropriarsi di un pezzo della nostra storia e identità.”
Tra gli interventi anche quello del Comandante del Nucleo TPC di Cosenza, Giacomo Geloso, che ha spiegato le difficoltà investigative affrontate: “Il lavoro certosino di monitoraggio delle piattaforme online e delle aste ha permesso di individuare le placche e procedere al sequestro. È un esempio di eccellenza nel campo della tutela del patrimonio culturale.”
Il Professor Teodoro De Giorgio ha inoltre offerto un breve excursus storico sulle placche, realizzate nel 1706 da Antonio Avitabile, noto argentiere napoletano, e facenti parte del ricco patrimonio della Cattedrale di Brindisi: “San Leucio, primo Vescovo di Brindisi giunto da Alessandria d’Egitto ha in mano il modello della chiesa da lui dedicata alla Vergine e san Giovanni Battista: la nostra Cattedrale”.
La Professoressa Chiara Romano, presente con una delegazione di studenti del Liceo Artistico E. Simone di Brindisi, ha sottolineato l’importanza dell’evento per l’educazione civica e la sensibilizzazione verso la tutela dei beni culturali: “Questa esperienza ha dato ai ragazzi l’opportunità di comprendere concretamente il valore del nostro patrimonio e di conoscere le figure professionali che operano per proteggerlo.”
Un segno di speranza e rinascita
Mons. Intini ha concluso l’incontro esprimendo gratitudine per il lavoro svolto dai Carabinieri e ha auspicato che altri beni trafugati possano fare ritorno a casa. “Oggi assistiamo a un momento di gioia e di speranza per tutta la nostra città e la nostra diocesi. Continuiamo a coltivare la bellezza che ci lega e ci unisce.”
No Comments