August 6, 2025

 

Oggi alla Camera più che un question time abbiamo visto una sit-comedy.

Protagonisti l’Onorevole Mauro D’Attis e il Ministro Urso.

D’Attis, subissato di critiche per l’ordine del giorno approvato in Parlamento che sposta la dismissione della centrale di Cerano al 2038 e che condanna ad altri 13 anni di carbone Brindisi e Civitavecchia, corre ai ripari.

In pratica chiede al Ministro Urso di minimizzare, di dire che non sarà utilizzata la centrale a carbone. Che sarà lì immobile per 13 anni .

Lo chiede perché qui a Brindisi, giustamente, non ci crede nessuno.

Il Ministro si presta e rassicura. La classica toppa peggio del buco.

Perché tanti restano gli interrogativi.

Dove si realizzeranno le proposte dell’accordo di programma? Dove in un territorio che da sempre ha carenza di zone industriali poiché ormai sito SIN per le bonifiche?

E cosa ne sarà della banchina attrezzata da 500 metri nel Porto oggi in concessione e non utilizzata da 2 anni da Enel? Resterà ferma per i prossimi 13 anni?

Una cosa è certa: Enel risparmierà 500 milioni di euro evitando la dismissione ( cosa che per 3 anni darebbe molto lavoro) mentre i costi della fantomatica riserva a freddo , circa 100 milioni all’anno, saranno pagati dagli italiani con le bollette.

Una Sit- Comedy di pessima qualità!

 

Riccardo Rossi

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