June 16, 2025

Dopo i 114 migranti giunti il 30 Luglio a bordo della nave mercantile Teesta Spirit, i 719 arrivati il 7 Agosto scorso con la fregata Aliseo, i 750 sbarcati dalla fregata Scirocco ed i 407 trasportati il 28 Agosto dalla ACS Bright, Brindisi torna ad essere al centro dell’emergenza umanitaria messa in atto dal nostro paese con l’operazione “Mare Nostrum”.

 

Alle 15.00 si oggi è sbarcato sul molo di Sant’Apollinare, il pattugliatore “Diciotti” della Guardia Costiera con a bordo circa 590 migranti tratti in salvo in tre distinte operazioni eseguite nel canale di Sicilia.

 

La macchina dei soccorsi, già rodata nelle precedenti esperienze, ha funzionato alla perfezione seguendo il protocollo messo a punto nel corso delle riunioni in prefettura.
I migranti sono fatti sbarcare dalla nave e visitati dal personale medico. Nei casi in cui se ne è ravvisata l’esigenza, gli extracomunitari sono condotti all’ospedale Perrino, altrimenti sono stati trasferiti immediatamente presso il centro di prima accoglienza allestito presso il Capannone ex Montecatini di Sant’Apollinare.

Sul posto, oltre al personale medico alla Polizia di Frontiera ed alla Capitaneria di Porto, vi sono la Croce Rossa, la Protezione Civile, la Polizia di Stato, i Carabinieri, la Guardia di Finanza, l’Onu ed alcune associazioni umanitarie.

Tantissimi anche in questa occasione i bambini e le donne fuggiti dalle zone di guerra. 

Tra i migranti vi sono quattro feriti con ustioni provocate da agenti chimici e quattro donne incinte, una delle quali è al nono mese di gravidanza ed ha ferite da ustioni da scoppio.

Le otto persone abbisognevoli di cure sono state trasferite al Perrino di Brindisi. Per gli altri è stato approntato il trasferimento in Veneto; parte dei migranti, invece, saranno ricoverati provvisoriamente in strutture di accoglienza della Provincia di Brindisi.
A bordo del pattugliatore della Guardia Costiera, inoltre, sono stati individuati 5 o 6 scafisti. Per loro, una volta sbarcati in terra pugliese, è scattato l’arresto ad opera della Squadra Mobile di Brindisi.

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