E’ slittato a lunedì prossimo il passaggio della gestione tra Nubile Srl e AMIU PUGLIA dell’impianto di produzione CDR, di proprietà del Comune di Brindisi.
Il cambio di gestione era previsto per oggi ma alla Nubile sono stati concessi altri quattro giorni per smaltire nella discarica Formica Ambiente le circa 2mila tonnellate di rifiuti ancora ammassate nell’impianto.
Ciò che desta preoccupazione è, comunque, il futuro lavorativo dei 40 dipendenti della Nubile Srl (12 dei quali con contratto a tempo determinato) che dovrebbero essere assorbiti dalla municipalizzata del Comune di Bari.
Secondo la FP Cgil, infatti, il passaggio di consegne tra Nubile Srl e Amiu Puglia non prevedrebbe “anche la gestione della discarica, sita in contrada Autigno, sempre di proprietà del Comune di Brindisi“.
Per questo motivo i segretari Antonio Macchia e Vincenzo Cavallo hanno scritto ai subcommissari dell’OGA di Brindisi, al Presidente di AMIU PUGLIA, al Prefetto ed al Questore di Brindisi chiedendo un incontro urgente per discutere del passaggio del personale tra le due aziende.
Per la FP Cgil la circostanza che nel passaggio non sia prevista anche la gestione della discarica costituisce una “irrituale situazione che sta creando preoccupazioni tra tutti i lavoratori, atteso che quanto che sta succedendo è in netto contrasto con gli accordi intervenuti nell’ultimo incontro presso la Provincia di Brindisi con i Sub Commissari, il presidente AMIU PUGLIA e le OO.SS.: prima del passaggio di gestione degli impianti ci sarebbe stato un incontro per discutere la salvaguardia occupazionale di tutti i lavoratori“.
“Pertanto – continuano Cavallo e Macchia – l’omessa comunicazione Istituzionale e l’assenza di qualsivoglia rassicurazione da parte dei livelli istituzionali preposti sulla tenuta occupazionale, sta generando forti tensioni e paure a tutte le maestranze interessate”.
“È appena il caso di ribadire – concludono i dirigenti Cgil – che il territorio Brindisino ha una situazione sociale devastante e non può permettersi che altri Lavoratori sconfinino in un profondo baratro senza via d’uscita.
Per tali ragioni, si chiede a tutti i livelli istituzionali e all’AMIU di trovare – nell’immediato – soluzioni operativamente percorribili per salvaguardare tutti i livelli occupazionali”.
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