Oggi ho partecipato come Presidente del Consorzio Asi di Brindisi alla cerimonia di inaugurazione dello SNIM – Salone Nautico di Puglia che da vent’anni si svolge a Brindisi nella bellissima location del Marina di Brindisi.
Dopo aver salutato tutti gli intervenuti, le autorità civili e militari presenti ho ringraziato gli organizzatori per la possibilità di avere a Brindisi un evento così importante per la motonautica e per tutto il movimento.
In un momento storico in cui il depauperamento della Città di Brindisi è evidente, lento ma inesorabile (negli ultimi vent’anni abbiamo perso uffici, enti, eventi e, dicono i dati, la popolazione è passata da 100.000 a 80.000 abitanti) fa piacere che un evento così importante, legittimamente attenzionato da altre città, resti a Brindisi e cresca ogni anno di più.
Con una partecipazione di 150 espositori e oltre 300 imbarcazioni lo SNIM è ormai annoverato fra i più importanti saloni nautici, secondo solo a quello di Genova che quest’anno festeggiato il suo 64esimo anno di vita..
Di questo va dato particolare merito all’abnegazione ed all’impegno del Presidente dello SNIM, Giuseppe Meo, che sin dagli albori ha creduto in questo evento che quest’anno festeggia il suo ventennale.
E’ questa la Brindisi che piace, l’immagine di una “Brindisi marinara” capace di realizzare eventi di grande risonanza internazionale trasformando al tempo stesso il porto di Brindisi in un punto d’incontro di genti dalle più diverse provenienze.
Ospitare ogni anno eventi di questo genere, unitamente alle Regate Brindisi – Corfù e Valona, l’Adriatic Cup, il Campionato Italiano assoluto di vela d’altura, rappresenta la conferma che la motonautica italiana punta sempre di più sulla Puglia e su Brindisi e questo è importante per l’immagine della città ma deve fare anche da traino dal punto di vista economico industriale, assicurando un forte impulso a tutta la nautica e alle migliaia di posti di lavoro potenzialmente collegati all’ingegneria, alla progettazione, alla costruzione e alla ricerca della performance, unendo questi strategici temi a quello della sostenibilità.
In questo momento storico tutti candidano Brindisi e il suo territorio a diventare HUB di qualcosa : Hub dell’idrogeno, Hub delle rinnovabili, Hub del digitale, Hub del fotovoltaico off-shore.
Il mio auspicio è che Brindisi possa con il tempo diventare anche un Hub della Nautica Italiana, con vari poli produttivi disseminati nel porto e nel retroporto ed un sogno…… una scuola/università del mare con sede nel castello Alfonsino!
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