November 30, 2023

Brundisium.net

Massimiliano Oggiano, Capo gruppo Fratelli d’Italia al Comune di Brindisi, ha scritto al sindaco di Brindisi, Riccardo Rossi, invocando un intervento urgente affinchè la Asl intervenga sul reparto mobile di Terapia intensiva chiuso da mesi per inagibilità.

“Le faccio sommessamente presente che il reparto mobile installato dalla Protezione civile regionale nei pressi della camera mortuaria dell’ospedale Perrino di Brindisi, costato oltre un milione di euro di soldi pubblici (le dice qualcosa questo???), con 28 posti di terapia intensiva per malati Covid, aggiuntivi a quelli già presenti nell’ospedale Perrino per affrontare l’emergenza epidemiologica, inaugurato in pompa magna da Lei e dall’ex direttore generale dell’Asl di Brindisi ad aprile 2020, che viene indicato come disponibile dalla Regione Puglia per affrontare questa quarta ondata epidemiologica nella disposizione del 21 dicembre 2021 a firma del Presidente sella Regione Puglia Michele Emiliano e del direttore del Dipartimento promozione della salute il dott. Vito Montanaro, risulta ad oggi INAGIBILE (pare piova all’interno) da quasi un mese e i malati Covid di Brindisi e della provincia di Brindisi da intubare pare vengano inviati presso i reparti di terapia intensiva Covid di Lecce e Taranto- dice- Tanto le dovevo per le opportune determinazioni che Ella vorrà prendere in qualità di massima figura istituzionale per la tutela della salute pubblica ed in qualità di presidente della Conferenza dei Sindaci del comprensorio ASL provincia di Brindisi”.

Ad Oggiano ha risposto indirettamente la Asl Brindisi, attraverso il proprio ufficio stampa:
In riferimento a quanto riportato sulla stampa circa la presunta inagibilità della terapia intensiva Covid dell’ospedale Perrino di Brindisi, la Asl precisa che la rete ospedaliera Covid è stata delineata dalla Regione Puglia con un’ottica scalare per un adattamento in base all’evoluzione della pandemia. L’obiettivo è quello di gestire i ricoveri Covid con un’ottimizzazione delle risorse umane che consenta, nello stesso tempo, di garantire anche le attività ordinarie.
“Per questo – spiega il direttore del reparto di Rianimazione dell’ospedale Perrino di Brindisi, Massimo Calò – la Regione ha creato tre strutture di riferimento: per l’Area Vasta Salento il Dea Vito Fazzi di Lecce, per l’Area Bari la struttura della Fiera del Levante e per l’Area Puglia Nord gli Ospedali Riuniti di Foggia. Al momento, per fortuna, i pazienti Covid della provincia di Brindisi, in condizioni tali da richiedere un ricovero in Rianimazione, sono stati solo quattro negli ultimi 5 mesi, e sono stati trasferiti a Lecce. Se la situazione dovesse peggiorare, accanto ai reparti Covid già attivi di Malattie infettive e Pneumologia potremmo aprire nell’immediato anche la Terapia intensiva Covid perfettamente funzionante. Cosa che fa parte di uno scenario che naturalmente non ci auguriamo”.

Questa, invece, la nota fatta pervenire da Brindisi Bene Comune:

Fa quasi tenerezza il consigliere Oggiano che spreca l’ennesima occasione di stare in silenzio pur di fare sciacallaggio politico con un comunicato dai contenuti poveri e disinformati. Dovrebbe sapere (e forse lo sa) il consigliere Oggiano che per affrontare l’emergenza Covid la Regione e quindi le direzioni strategiche delle ASL, ha preferito, in questo periodo, attuare una strategia di razionalizzazione di risorse strumentali ma ancor più umane attraverso un’organizzazione dell’assistenza per Area Vasta prevedendo, in ambito regionale, tre centri omogeneamente distribuiti per la gestione dei casi Covid gravi. Inoltre è previsto che sulla base dell’andamento epidemiologico della pandemia, ed in particolare, qualora dovesse essere superata la soglia dei posti letto occupati di Terapia intensiva del 7% e di Area Medica del 9% (calcolata su base regionale, come da monitoraggio quotidiano), le province maggiormente coinvolte dalla eventuale recrudescenza della pandemia, dovranno attivare gradualmente i posti letto previsti. Tale provvedimento mira a tutelare l’assistenza che normalmente si deve garantire per tutte le altre patologie e per le emergenze che accadono quotidianamente. Ad oggi la situazione a Brindisi non è emergenziale in termini di occupazione di posti letto in terapia intensiva, come per altro, comunicato dal Sindaco nei giorni scorsi. Ma tant’è…è gioco facile fare strumentalizzazione con informazioni distorte date in pasto ai social per ricevere un commento o un “mi piace”. Si accontenta di poco il consigliere Oggiano. Purtroppo per lui (e per fortuna per tutti noi) le notizie attuali per Brindisi non destano al momento preoccupazione e noi speriamo vivamente che quel reparto di terapia intensiva non debba più entrare in funzione.
Questa, infine la replica di Oggiano:

Purtroppo devo constatare per l’ennesima volta che provare a svolgere il ruolo di rappresentante delle Istituzioni a tutela del proprio territorio e dei cittadini ad esso collegati è diventato particolarmente difficile: invio una nota al Presidente dimissionario della Provincia di Brindisi nonché Sindaco di brindisi Riccardo Rossi per attenzionare una problematica molto seria come quella relativa alla INAGIBILITA’ del modulo esterno di terapia intensiva Covid dell’ospedale Perrino di Brindisi, costato quasi un milione di euro di soldi pubblici, ed invece di avere una risposta dallo stesso in qualità di massimo rappresentante della salute pubblica e presidente della conferenza dei sindaci del comprensorio ASL della provincia di Brindisi, mi ritrovo una nota dell’ASL per bocca del direttore del reparto di Rianimazione dell’ospedale Perrino dott. Massimo Calò (persona di indubbie doti professionali), invece che una replica del direttore generale dell’ASL, e del movimento politico del sindaco Rossi Brindisi Bene Comune, nel tentativo maldestro di mettere in piedi il più classico dei fenomeni di distorsione della realtà con sistemi da regime di distrazione di massa e vera disinformazione: la strategia della distrazione diventa indispensabile per impedire al pubblico d’interessarsi alle conoscenze essenziali, mantenere l’attenzione del pubblico deviata dai veri problemi sociali e/o sanitari, imprigionata da temi senza vera importanza o comunque deviando accuratamente l’attenzione su quanto effettivamente contestato!

Tralascio le solite offese tipiche di chi non riesce proprio a sostenere un confronto civile a tutela del territorio e dei cittadini (si commenta da sé), con una presupponenza, arroganza ma soprattutto ignoranza senza limiti, anteponendo il proprio tornaconto politico di appartenenza a quello dei cittadini, condito da qualche tentativo davvero puerile di coprire le continue bugie e le mancanze del loro mentore (il sindaco di Brindisi) nei confronti dei brindisini: provo a spiegare nuovamente (magari un disegnino ci starebbe) che abbiamo una struttura mobile fornita dalla Protezione civile regionale (già questo dovrebbe far drizzare le antenne viste le ultime vicende giudiziarie che hanno coinvolto il dirigente capo della Protezione civile regionale), inaugurata ad aprile 2020 in pompa magna dal loro Sindaco insieme al d.g. dell’ASL, costata non meno di un milione di Euro che oggi è INAGIBILE (su questo i figli dei fiori glissano o fanno finta di non sapere) e se mai (cosi come tra l’altro loro riportano nella propria nota scimmiottata dalla replica dell’ufficio stampa dell’ASL) la situazione dovesse peggiorare per eventuali ricoveri in T.I. covid la struttura mobile del Perrino non sarebbe utilizzabile perché INAGIBILE! Ma la cosa grave è che l’ufficio stampa dell’ASL (non il direttore generale dell’ASL), dichiara perfettamente funzionante il modulo esterno con 28 posti di terapia intensiva Covid del Perrino mentendo sapendo di mentire quando ai più è noto che quella struttura (“la scatoletta” viene chiamata dal personale sanitario del Perrino) è INAGIBILE (si sono premurati anche di metterci un cartello ben visibile all’entrata della stessa che nessuno si è preoccupato di togliere se così non fosse) pare per tutta una serie di criticità da quando fu inaugurata ad aprile 2020, oltre la ormai cronica mancanza di medici, infermieri che possano garantire tutti i servizi riferibili alla struttura in questione.

A questo punto, visto che il massimo rappresentante della salute pubblica il sindaco di Brindisi nonché presidente della conferenza dei sindaci del comprensorio ASL della provincia di Brindisi continua a nascondersi evidentemente per coprire i presunti responsabili a scapito dei brindisini, di concerto con il gruppo consiliare regionale di Fratelli d’Italia per il tramite del consigliere regionale Caroli, chiederò un urgente sopralluogo oltre che l’audizione del direttore generale dell’ASL di Brindisi in Commissione regionale sanità, sollecitando inoltre una interrogazione parlamentare urgente al ministro della Sanità da parte dell’on. Gemmato. In questo modo i brindisini sapranno se possono fidarsi di questo Sindaco ed affidarsi con tranquillità alle cure dell’ASL di Brindisi.

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