July 31, 2025

Stamattina, a Carovigno gli Ufficiali ed Agenti di P.G. della Compagnia
Carabinieri di San Vito dei Normanni, con l’ausilio nella fase esecutiva di personale
del Nucleo Carabinieri Cinofili di Modugno e del 6° Elinucleo di Bari, hanno eseguito
un’ordinanza applicativa di misure coercitive personali, emessa dal G.I.P. del
Tribunale di Brindisi su richiesta della Procura della Repubblica di Brindisi, nei
confronti di quattro persone, nell’ambito di un’indagine coordinata dalla citata Procura
della Repubblica. In particolare, il Giudice per le Indagini Preliminari di Brindisi ha
applicato la custodia cautelare degli arresti domiciliari nei confronti di tre indagati e
l’obbligo di dimora nei confronti di un altro indagato, ai quali è addebitato, allo stato,
il concorso di persone nel reato di traffico di sostanze stupefacenti.

L’ordinanza cautelare evidenzia l’esistenza di un grave quadro indiziario in
merito a una diffusa attivitá di spaccio di stupefacenti, organizzata e gestita a
Carovigno dai soggetti tratti in arresto questa mattina. L’attività investigativa
scaturisce, nel gennaio 2024, a seguito del costante e capillare controllo svolto dai
Carabinieri della Stazione CC di Carovigno per contrastare il preoccupante fenomeno
dello spaccio e consumo di stupefacenti.
Infatti, l’intensificazione dei controlli, sia nel
centro storico sia nelle zone piú periferiche della citt‡, aveva consentito di registrare
l’effettiva presenza di un elevato numero di assuntori di stupefacenti -in particolare di
cocaina- ed i successivi approfondimenti, effettuati con pedinamenti e appostamenti,
hanno condotto i militari presso le abitazioni dei quattro indagati (due coppie).
Proprio
tali abitazioni sono state individuate come probabili basi logistiche per la custodia della
droga, in modo da consentire il quotidiano approvvigionamento dei consumatori. Più specificatamente, tra il mese di marzo e il mese di maggio 2024, i controlli suddetti dei
Carabinieri hanno consentito di registrare oltre 300 illecite cessioni, dato indicativo
di una rete di spaccio ben organizzata e radicata sul territorio.

La complessiva attivitá di indagine ha consentito anche di arrestare nella
flagranza del reato una persona. I predetti quattro indagati sono stati giá interrogati, e
taluni hanno ammesso gli addebiti provvisori, sia pure in parte e fornendo una lora
chiave di lettura dei fatti di reato contestati.

Ovviamente gli indagati non sono da ritenersi colpevoli fino a quando la
responsabilitá penale non sar‡ accertata con sentenza irrevocabile.

Il Procuratore della Repubblica Reggente
Antonio Negro

No Comments