May 30, 2025

«Concluso il tavolo ministeriale del MIMIT sulla de-carbonizzazione, preso atto della possibilità del Ministero della Transizione Ecologica di differire lo smontaggio della centrale, è stato evidenziato che ad oggi Gruppo 1 e Gruppo 2 sono già indisponibili per Terna. Pertanto un possibile differimento andrebbe previsto solo per i Gruppi 3 e 4, accelerando smontaggio e demolizione degli altri favorendo tutte le possibili attività per le ditte terze. Tale possibile differimento in ogni caso non deve rallentare o precludere nessuno dei possibili investimenti».
A dirlo è Antonio Frattini, segretario generale della Filctem CGIL Puglia, al termine della riunione in videoconferenza del Comitato interministeriale di coordinamento per la riconversione delle aree della centrale a carbone di Cerano, svoltasi oggi presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT).
Durante l’incontro è stato presentato ufficialmente il nuovo Commissario Straordinario per per La gestione dell’Accordo di programma di Brindisi, Sua Eccellenza il Prefetto Luigi Carnevale.
Massimo Di Cesare, segretario generale della CGIL di Brindisi, ha commentato: «Salutiamo formalmente e positivamente la nomina a commissario straordinario di Sua Eccellenza il prefetto Luigi Carnevale, che nel suo discorso di insediamento al MIMIT ha richiamato alcuni concetti legati alla fase storica per Brindisi, alla necessità di lavorare per il bene comune del territorio e della centralità della vocazione industriale. Tutti aspetti condivisibili. Tuttavia il tavolo interministeriale esiste perché vi è una transizione ambientale, la de-carbonizzazione da gestire con l’accordo di programma».

Di Cesare ha poi puntato l’attenzione sulla crisi occupazionale: «La centrale di Cerano è ferma da settembre 2023 e da allora la forza lavoro tra diretti e indiretti è passata da 1200 a poco meno di 400. È un dato che ci preoccupa».

Sul fronte degli investimenti e della riconversione: «Da settembre 2024 ad oggi le manifestazioni di interesse sono passate da 13 a 46 aziende. Bene, è un fatto positivo, come positiva è la ricaduta occupazionale che dovrebbe essere a regime di 3147 diretti e oltre 2500 indiretti. Il Ministero dell’Ambiente nella riunione ha affermato che sta lavorando sul differimento della data del 31 dicembre 2025 relativamente alla chiusura della centrale, come indicato dal PNIEC. Ma la domanda che abbiamo posto è chiara: se la centrale resta operativa, lo fa con riserva fredda (salta tutto l’indotto) o riserva a caldo? Questa novità sembra in contraddizione con i progetti di reindustrializzazione, poiché molti di questi progetti insistono sull’area Enel. Diversamente, si dovrebbero individuare aree che nella maggior parte dei casi potrebbero essere aree di sito di interesse nazionale (SIN)».

E infine: «Abbiamo chiesto di lavorare celermente per passare dalle due pagine di manifestazioni di interesse con investimenti per oltre 2 miliardi e mezzo di euro teorici, a piani industriali dettagliati, investimenti certi, tempi di avvio, ricadute occupazionali e professionalità necessarie, aree su cui insisteranno i progetti. La CGIL di Brindisi conferma la disponibilità a contribuire e collaborare con il commissario straordinario, al fine di rilanciare la realtà industriale brindisina».

Massimo Di Cesare
Segretario generale CGIL Brindisi

Antonio Frattini
Segretario generale FILCTEM CGIL Puglia

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