May 3, 2025

locandina_web_schillaciVenerdì 10 luglio, alle 20, la Libreria Francavillese ospita Giuseppe Schillaci per la presentazione del suo secondo romanzo, “L’età definitiva” (LiberAria). Intervengono con l’autore Giorgia Antonelli (editore di LiberAria) e Davide Sportillo.
Il romanzo
“L’età definitiva” è ambientato principalmente a Palermo, nella borgata di Brancaccio, dove la mafia è una presenza spettrale e invasiva: non si vede, ma si odora. La maggior parte delle vicende si concentra nel biennio 2011-2012 ma il 1992, anno delle stragi di Falcone e di Borsellino, ritorna spesso nella narrazione come trauma personale e collettivo. In tutto il romanzo, il ventennio 1992-2012 si rivela infatti un periodo di passaggio cruciale in cui l’umanità galleggia, in attesa di una nuova era o di un abisso definitivo. Il protagonista si chiama Nico Chimenti e racconta, in prima persona, la storia della morte del suo gemello Leo, “il Conte” (esplicito riferimento al Conte Mascetti dell’indimenticabile film “Amici miei” di Mario Monicelli). Nico Chimenti è un trentenne ferito, lacerato dall’assurdo che lo circonda, un po’ come “Lo straniero” di Albert Camus. Il passaggio all’età adulta per lui non è ancora avvenuto e
si compie mentre tutto torna ossessivamente all’anno della morte del gemello, il 1992, quando Nico e Leo avevano tredici anni: i compagni di scuola, la musica e il pallone, le prime ragazze. Da questo passato inquieto riemergono i ricordi, i misteri e i segreti di famiglia che cambieranno per sempre le sorti del protagonista. Attraverso flashback ed ellissi, la narrazione scorre e affonda in un passato labirintico, una storia di famiglia e violenza raccontata con i toni del grottesco e del paradosso.
La vicenda inizia quando Nico torna a Palermo per il breve periodo delle vacanze di Natale. Nella casa di famiglia ricomincia per lui un dialogo con Palermo e con quello che rimane della sua famiglia, soprattutto la madre Doris: una donna d’origine tedesca, immalinconita dalla vita al punto da farne una malattia. Nel frattempo, grazie all’aiuto di un vecchio compagno di scuola, Nico prova a restare in Sicilia, riscoprendone le sue bellezze. Ma nonostante la dolcezza dell’Iris (il tipico dolce palermitano che Nico addenta ogni mattina, prima del lavoro), la permanenza del
protagonista sull’isola si rivela fallimentare.
Il mondo narrativo di questo romanzo ruota intorno all’idea che ognuno di noi abbia un’età definitiva: L’assunto è banale: ogni uomo e ogni donna appartiene a un anno preciso, un tempo perfetto, in cui il proprio volto è realmente suo; per il resto della vita, ognuno non fa che inseguire quell’età o rimpiangerla: ecco, quindi, la donna col viso dei dodici anni, le gote gonfie e indecise, lo sguardo né infantile né adulto, condannato ai dodici anni e costretto ad andare oltre; oppure il bambino col broncio del quarantaduenne, l’espressione disillusa tra gli occhiali e il labbro, la noia per lo sgocciolio del tempo. Giuseppe Schillaci mescola bene i tempi e le atmosfere del nomadismo individuale contemporaneo e restituisce un dipinto cinematografico dell’Italia in particolare di Palermo e di Roma: simboli del decadimento ma anche della rassegnata ricerca di radici.
La sua scrittura, matura e al tempo stesso svelta, mimetizza la voce del protagonista con le voci di un’Italia che si frantuma e si sfalda in una miriade di mondi irreali, di sogni e di incubi, di delusioni e di solitudini e in cui l’amore sembra l’unica salvezza ma alla fine si rivela un’illusione, come tutto il resto: Le isole non stanno da sole, le isole si cercano, tendono a mettersi insieme, e quindi fanno gli arcipelaghi, come delle costellazioni. Infatti neanche le stelle, nel cielo, stanno da sole. Però questo è un altro discorso.
L’autore
Giuseppe Schillaci vive tra Palermo e Parigi, dove lavora come regista e autore cinematografico. Attualmente è rappresentato dall’agenzia letteraria “Loredana Rotundo”. Nel 2010 è uscito il suo primo romanzo, “L’anno delle ceneri” per Nutrimenti, candidato al Premio Strega 2010 e finalista al Premio John Fante 2011, per il quale è stato segnalato da Il Sole 24 Ore tra i migliori scrittori italiani under 40. Nel 2011 alcuni suoi racconti sono pubblicati sulle riviste Nazione Indiana, Italia Magazine, Sud, Atti Impuri, e tradotti in portoghese dalla brasiliana MundoMundano. Dal 2014, è redattore del litblog Nazione Indiana. Regista e produttore di film documentari tra cui: The Cambodian Room (Premio Speciale della Giuria al Torino Film Festival 2009); Cosmic Energy (Toronto Hot Docs 2011) e Apolitics Now! (Miglior Documentario Italian Cinema London 2014).
Libreria Francavillese S.a.s
C.so Garibaldi, 15
Francavilla Fontana
72021 · BR

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