Antonella Ruggiero in concerto ad Ostuni venerdì 15 maggio 2015, alle ore 20:00, insieme al quartetto Hathor Plectrum Quartet presso il Teatro Roma, per raccontare attraverso le sue canzoni quali sono i ricordi del cuore che non si perdono mai. Una voce potente, perfetta, cristallina, che sa toccare certe corde inesplorate del cuore e riaprire mondi interiori spesso sepolti, quei mondi interiori che la malattia di Alzheimer sigilla e chiude al ricordo.
Ecco perché l’Associazione di Promozione Sociale Astera ha voluto la partecipazione di questa strepitosa cantante italiana: per emozionarsi insieme, per dire a tutti che anche chi è stato colpito da questa malattia può “sentire”, vibrare, volare sulle note della musica. «E poi – ha spiegato Francesco Attanasio, Presidente di Astera – questa serata speciale è anche un modo per ringraziare tutti i sostenitori dell’associazione, quelli che sono con noi sin dall’inizio e tutti quelli che mano a mano continuano a dare il proprio contributo. Sarà una serata fatta di musica ed emozioni per aiutarci a sentirci famiglia».
Il concerto è l’ultima tappa di un calendario di convegni, mostre, laboratori e incontri intitolato “Non ti dimentico. Alzheimer e Famiglia” che Astera ha organizzato in occasione della “XXI Giornata Internazionale della Famiglia”.
Alzheimer e famiglia infatti sono strettamente legati: quando una persona è colpita da questa patologia è tutta la famiglia a risentirne. La memoria, il pensiero e la capacità di giudizio della persona che si ammala calano e si deteriorano progressivamente e il malato ha bisogno di qualcuno che si occupi di lui sempre di più, anche negli aspetti più elementari della vita quotidiana. E sono proprio i familiari i primi (e spesso unici) “caregiver”, ovvero coloro che se ne prendono cura, assumendosene la totale responsabilità. Ecco perché, ben presto, l’Alzheimer diventa “la malattia della famiglia”: ne modifica gli equilibri, la qualità dei rapporti, l’organizzazione del tempo e persino la situazione economica. Il peso di questa presa in carico diventa spesso molto pesante per il familiare: chi si prende cura di lui?
Il concerto di Antonella Ruggiero e degli Hathor Plectrum Quartet vuole esplorare le emozioni del ricordo attraverso la suggestione della melodia, delle parole, degli strumenti musicali.
ANTONELLA RUGGIERO: «La prima volta con i mandolini»
«Nella mia carriera ho collaborato diverse volte con musicisti che suonavano strumenti antichi e io stessa sono una grande appassionata di musica antica, perché ti riporta indietro nel tempo, in luoghi lontani dove le persone non avevano a che fare con la modernità e vivevano diversamente – ha detto Antonella Ruggiero – però questa è la prima volta che avrò accanto a me un gruppo di mandolini e penso che sia un’occasione straordinaria. Il mandolino ti riporta indietro nel tempo e allo stesso modo è uno strumento di grande modernità. Ha un’intensità e una poesia unica e ci sono molti musicisti che lo suonano ancora in giro per il mondo. Sono contenta quindi della collaborazione con gli Hathor Plectrum Quartet e spero non si fermi qui».
Antonella Ruggiero porterà ad Ostuni una scaletta particolare, fatta di canzoni del suo repertorio che hanno avuto un grande successo ma anche di brani tratti dalla tradizione popolare. «Il ricordo per me è fondamentale – ha detto ancora, a proposito del tema della serata “Non ti dimentico” – e non parlo solo del ricordo personale ma anche della capacità della mente di entrare in altri mondi lontani nel tempo, anche attraverso la musica che si ascolta. La musica infatti sa riportarti al passato, ad un passato che appartiene a tutti».
Nel frattempo, l’artista torna, a distanza di undici anni, con un nuovo cd composto interamente da brani inediti: “L’impossibile è certo” (su etichetta “Libera”) è il titolo dell’album che contiene, tra gli altri, il brano di Sanremo 2014 “Da lontano”. Quindici nuove canzoni, i cui testi sono stati messi a punto in collaborazione con vari scrittori come Michela Murgia, Eraldo Affinati, Erri De Luca, Simone Lenzi e Marco Travaglio ed alcuni giovani autori emergenti. La produzione e gli arrangiamenti sono di Roberto Colombo e presentano una sonorità incentrata su un solido impianto elettronico, grazie all’utilizzo di numerose tastiere vintage.
Il suono è ricco di influenze etniche e percussioni tradizionali, oltre ad un considerevole utilizzo di strumenti acustici, come la fisarmonica e gli archi. Il mondo musicale viaggia attraverso i decenni, tenendo in considerazione la conoscenza e la vicinanza con l’espressività degli anni ’70 e ’80, periodo della formazione artistica e professionale di Antonella Ruggiero e di Roberto Colombo. I brani, sia per quanto riguarda la parte musicale, che quella testuale, sono, come mai prima d’ora, assai intensi e ricchi di spunti affascinanti.
HATHOR PLECTRUM QUARTET: «Siamo onorati di collaborare con Antonella Ruggiero. Il mandolino è uno strumento musicale che accompagna la modernità».
Il Quartetto a plettro HATHOR, unica formazione stabile nel suo genere in Puglia, nasce nel 2007, con l’intento di studiare ed eseguire il ricco repertorio originale per strumenti a plettro. Il Quartetto è formato da Antonio Schiavone (mandolino), Roberto Bascià (mandolino), Fulvio S. D’Abramo (mandòla) e Vito Mannarini (chitarra), maestri diplomati presso il Conservatorio “Niccolò Piccinni” di Bari, a cui si aggiunge la voce del Maestro Francesco Spedicato.
L’ensemble negli anni si è imposto per originalità, ricerca appropriata e scrittura coerente con gli strumenti. Per questo ha partecipato a numerosi e prestigiosi concorsi in tutto il mondo.
«Il nostro obiettivo è quello di non far cadere nel dimenticatoio lo strumento del mandolino, uno strumento che ha accompagnato per molto tempo le speranze, le gioie e dolori di molti italiani – ha spiegato Roberto Bascià – quando siamo andati in concerto In Argentina molte persone ci hanno raccontato che i loro nonni o bisnonni avevano un mandolino che nel tragitto via mare per arrivare in Sud America ha fatto loro molta compagnia».
Il mandolino è dunque un prezioso custode dei ricordi, delle speranze e delle emozioni. È lo scrigno della memoria.
«Ecco perché siamo felici di poter contribuire all’impegno dell’Associazione Astera – ha detto ancora Bascià – il mandolino ritrova il suo ruolo in un contesto più ampio fatto di incontri e riflessioni sull’Alzheimer. Inoltre, siamo onorati della collaborazione con Antonella Ruggiero: troppo spesso il mandolino è associato alla melanconia, al romanticismo, come se fosse solo uno strumento del passato. Noi vogliamo sdoganarlo: esso si sposa bene con le sonorità più moderne e abbinarlo alla stupenda voce di Antonella Ruggiero può secondo noi dare nuovo ossigeno a questo incredibile strumento di emozioni».
La serata prevede ingresso con invito e posto assegnato riservato a tutti i sostenitori di Astera, vecchi e nuovi. (Per informazioni sugli inviti: contattare Francesco Attanasio al 329.2413162, oppure Antonio Marseglia allo 0831.342143)
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