February 9, 2025

Oggi si è tenuto un incontro presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy (Mimit) per discutere l’avanzamento della vertenza del Gruppo Dema. All’incontro erano presenti, oltre ai rappresentanti delle organizzazioni sindacali, i dirigenti del Gruppo Dema, tra cui l’ingegnere Schisano, l’ingegnere Monaco, il dottor Casadio e l’avvocato Grasso, insieme al rappresentante di CTM Avio, architetto Napolitano.

Durante l’incontro sono stati confermati i punti da approfondire emersi nel precedente incontro. È stato stabilito che sono stati individuati gli ammortizzatori sociali necessari per garantire il sostegno ai lavoratori. Per quanto riguarda Dema Brindisi, era già stata dichiarata la non necessità di ricorrere alla cassa integrazione, sottolineando invece l’importanza di un incremento dei lavoratori per gestire l’attuale portafoglio ordini.

In merito alla DAR, è stato comunicato che sarà estesa la cassa di solidarietà, considerato il sito strategico all’interno della Regione Puglia. È stato già condiviso un percorso per la richiesta formale della cassa di solidarietà per tutto il 2025.

In aggiunta, è stata ufficializzata una trattativa tra il Fondo e il Gruppo Adler per la cessione dell’intero Gruppo, compresa la DAR, poiché Italsistemi ha comunicato formalmente di non essere più interessata all’acquisizione della DAR.
Su richiesta specifica, è stato chiarito anche il ruolo di CTM Avio, che ha acquisito, tramite asta pubblica, il capannone Aero Composite. CTM Avio è proprietaria del capannone, mentre tutti gli asset, le commesse e i lavoratori rimangono sotto la responsabilità di Dema e saranno acquisiti da Adler, qualora l’operazione di vendita vada a buon fine. È importante notare che, se l’acquirente dovesse modificare il piano industriale attuale, tale piano dovrà essere ripresentato al Tribunale di Napoli e discusso con le parti sociali.

«La Fim Cisl ci tiene a sottolineare – dichiara il segretario Generale Biagio Prisciano – che non spetta a noi scegliere il datore di lavoro e accogliamo positivamente la decisione di mantenere il gruppo unito, inclusa la DAR nell’operazione di vendita. Ci siamo sempre opposti a uno spacchettamento che avrebbe indebolito la nostra posizione all’interno di un gruppo più ampio, specialmente considerando le attività trasversali tra i vari siti e la mancanza di garanzie da parte di Italsistemi. I fatti odierni confermano la validità delle nostre preoccupazioni».

«Accogliamo anche con favore l’impegno a trovare uno strumento adeguato per garantire il sostegno ai lavoratori. Tuttavia – aggiunge Celestino Bruni – restiamo vigili e in attesa di un confronto con la nuova proprietà per analizzare dettagliatamente il piano industriale. Ribadiamo con fermezza che i lavoratori, che possiedono un’elevata professionalità, meritano un rilancio che ponga fine a questa lunga vertenza e restituisca finalmente la serenità necessaria».

 

 

Ufficio Stampa Fim Cisl

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