April 30, 2025

… Parte I …

 

 

CACCIA GROSSA

All’ombra degli altri ombrelloni che ho attraversato ho scorto si e no una “Settimana enigmistica” abbandonata su un lettino a fianco di un pacchetto di Marlboro aperto e tristemente vuoto, un depliant di non so quale evento enogastronomico e per il resto solo bagnanti alle prese …con i telefonini : chi cercando di trovare la giusta posizione antiriflesso, chi cercando un minimo di rete profondendosi in scomposti movimenti del braccio allungato a catturare l’etere, chi facendo scorrere convulsamente il dito indice sul display alla ricerca di chissà che cosa.

 

La prima fila è terminata, sono arrivato alla fine del lido, da qui in poi ne inizia un altro con altri colori per gli ombrelloni lettini e sdraio: quindi altra tipologia di gente, altre abitudini, altra provenienza, forse anche altri libri.

Chissà se il colore degli arredi influisce sulla lettura. Boh!

 

Arretro di due passi e ritorno all’incontrario.
Qui la sabbia è un po’ più calda e la temperatura si è alzata di due tre gradi ma la brezza di grecale si avverte ancora anche se forse sta arrivando lo scirocco.
I venti stanno cambiando ( tanto per citare gli Skorpions e Bob Dylan).

 

Evito la grassa signora nera con un quintale di borse Vuitton in testa, faccio spazio all’indiano in tunica grigio biancastra che mi invita a guardare i suoi gioielli, rispondo con un sorriso ed un “Ciao” al saluto “ Ciau cumpà” del finto giamaicano con i capelli rasta e braccialetti che pendono da tutte le parti, e continuo la caccia.
Libri non se ne vedono; un “Quotidiano” sfogliato distrattamente da una signora di mezza età , una “Gazzetta del mezzogiorno” ripiegata per bene per terra ai piedi di un ombrellone con una miriade di persone assiepate, un altro giornaletto di cruciverba facilitati in mano ad una adolescente leggermente obesa e poi solo lotte impari con i telefonini che su questo lido non ne hanno mai voluto sapere di funzionare.

Non so se a pensarci bene si potrebbe stabilire un nesso fra la seconda fila e la completa mancanza di erudizione balneare; non lo so ma sarebbe troppo complicato.

Sono pensieri invernali che pretendono ben altra calma, tranquillità e comodità.

 

Faccio il giro, arretro ancora un po’ e inizio a scandagliare la terza fila.
Primo insediamento: bingo ! Un libro.
Quella copertina l’ho già vista …. ….. ma si … è proprio quella …. cazzo !!!!
Da non crederci : la raccolta di 50 sfumature di grigio, di nero e di rosso tutte assieme.
Qui bisogna analizzare attentamente. Me ne fotto del caldo; e chi si muove!

 

 … E VAIII …

 

Guardo meglio: questa è la nuova edizione che contiene tutti e tre i romanzi della signora James.
“Cinquanta sfumature di grigio”, “Cinquanta sfumature di nero” e “Cinquanta sfumature di rosso” … e so centocinquanta.
Centocinquanta rapporti sado-maso accuratamente e dettagliatamente riportati; centocinquanta variazioni del rapporto sessuale visto un po’dalla parte del dominante e un po’ dalla parte del dominato, centocinquanta pignole rappresentazioni di accoppiamenti al limite della perversione: roba da inibire finanche il più brillante e intraprendente ormone adolescenziale.
Eppure il libro è lì, con un accendino che indica il sospeso poco prima della metà esatta.
Intanto il vento si è girato a Scirocco, forse Ostro, come direbbero gli esperti : la superficie del mare è appena increspata, il sole ha cominciato a scottare davvero e qui, in terza fila, circondati da qualche metro di sabbia rovente, la temperatura sfiora i cinquanta gradi, tanto per rimanere sugli stessi numeri.
Il libro è su uno dei due lettini stesi uno affianco all’altro senza ombrellone.
Ci sono poche cose: due paia di infradito, due teli da mare, una borsa di tela arancione del tipo all’indiana, un jeans arrotolato con un cinturone nero e, per terra, su un giornale quotidiano, quelle che sembrano due magliette ed una gonna.
C’è, nonostante il caldo, un’aria di libertà, di provvisorietà, di freschezza.
Adesso metà popolo bagnereccio è in acqua e con lo sguardo cerco di indovinare chi sia il lettore; mi posiziono cercando un corridoio visivo che mi permetta di scorgere la maggior parte dei bagnanti.
Mentre guardo lontano si materializza, proprio ad un metro da me, con uno “scusi” sussurrato e dolcissimo, sotto forma di “venere che esce dalle acque”, una inoppugnabile e chiarissima legge di vita: “la verità è sempre più vicina di quanto pensi, inutile guardare lontano”.
Questa inoppugnabile verità esistenziale ha assunto, in questo caso, le fattezze di una bellissima ed abbronzatissima ragazza che, dimenticandomi per qualche secondo del bruciore alle piante dei piedi, lascio passare cercando di catturarne il profumo.
Si ferma a mezzo metro da me, mi guarda e mi accorgo che sto impedendole di raggiungere il suo lettino … e il suo libro.
E’ lei … la lettrice è lei.
Mi sposto giusto in tempo per scontrarmi con un ragazzo bello alto e muscoloso che stà cercando anche lui di raggiungere la stessa postazione della ragazza.
E’ davvero bella; la guardo mentre si asciuga il viso e le mani con il telo.
I capelli sono ricci e nerissimi, gli occhi cervoni e un fisico da urlo.
Chi è? Da dove viene? Mai vista… ne lui e ne lei .
Il sole adesso che è quasi mezzogiorno è davvero forte.
La lettrice delle 50 sfumature si stende e ricomincia a leggere dopo aver detto qualcosa al ragazzo.
Il corpo è una tuta del colore delle borse di cuoio di The Bridge; ha i toni del rum invecchiato e dei sigari cubani.
Fra qualche anno probabilmente la sua pelle ricorderà quella di Santiago ne “Il vecchio e il mare” e forse ci farà tornare in mente il viso invecchiato di Spencer Tracy ma per ora è una meraviglia della natura.
Lei e la melanina hanno stabilito un patto di ferro: la molecola viene lasciata libera di sbizzarrirsi a suo piacimento e senza alcun controllo ed, in cambio, conferisce alla ragazza il colore più bello che si sia mai visto d’estate sul corpo di una donna bianca.
E infatti niente cappello per ripararsi, niente occhiali da sole, niente crema protettiva … neanche un po’ di Nivea, solo un costume marron scuro ridotto al punto giusto senza essere volgare.

 

Sembra un personaggio uscito dalla penna di Hemingway; forse stasera, scollatissima e desiderabile, tirerà tardi in un locale sul mare, poi accompagnata su una spider scappottata arriverà in discoteca dove sarà guardata e desiderata da tutti i giovanotti presenti e dopo quattro Mojto e due canne forse scoperà in macchina con R.
R. , così si chiama quel bel ragazzo che le sta affianco.
Oramai sono ad un passo dal colpo di calore grave ed irreparabile ma resto qui: questa situazione mi interessa troppo.

 

A.Serni

 

… Parte III …

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