July 21, 2025

Parco Regionale “Saline e stagni di Punta della Contessa” - Brindisi

Parco Regionale “Saline e stagni di Punta della Contessa” – Brindisi

All’apertura generale della stagione venatoria 2014-2015, domenica 21 c.m., gli uomini del Comando Stazione Forestale di Brindisi, con un servizio mirato alla repressione del bracconaggio, nottetempo hanno scoperto quattro individui pronti a dare inizio all’attività venatoria all’interno del Parco Naturale Regionale delle Saline di Punta della Contessa in agro di Brindisi.

 

Tre di essi, due dei quali provenienti dalla provincia di Lecce, sono stati sorpresi armati di fucile semiautomatico calibro 12 e numerose munizioni, intenti alla ricerca della selvaggina all’interno della perimetrazione del Parco, dove è vietato l’esercizio della caccia ed anche la semplice introduzione di armi e munizioni.

 

Un quarto soggetto di Francavilla Fontana, in piena zona Parco, aveva già esploso numerosi colpi di fucile contro le lepri che occupano numerose gli spazi del Parco.

 

sequestro parco SalineGli agenti del Corpo Forestale di Brindisi hanno pertanto proceduto all’immediato sequestro delle armi e delle munizioni servite alla pratica venatoria illegale ed alla denuncia all’Autorità Giudiziaria per i reati commessi in violazione della legge nazionale a tutela dei parchi e delle riserve, nonché della legge a tutela della fauna selvatica.

I quattro bracconieri ora rischiano una pena dell’arresto fino a sei mesi o un’ammenda fino a tredicimila euro e la possibile confisca delle armi e delle munizioni.

Si tratta di un’operazione condotta allo scopo di scongiurare, fin dall’inizio della stagione venatoria, il fenomeno quanto mai diffuso del bracconaggio, praticato all’interno del Parco Naturale Regionale delle Saline, infatti, per la presenza abbondante di fauna selvatica, in particolar modo della Lepre Europea, una forte attrattiva per i bracconieri che invadono gli spazi limitrofi al Parco regionale. Alcuni di essi, incuranti dei divieti esistenti a tutela delle aree protette, spesso si avventurano nella caccia di frodo all’interno del comprensorio del parco.

 

L’azione di contrasto al fenomeno del bracconaggio segue un ulteriore operazione eseguita dagli uomini del Comando Stazione Forestale di Brindisi nella giornata di pre-apertura della caccia del 14 settembre scorso, in cui nelle campagne di Cellino S.Marco, è stato denunciato un soggetto che aveva abbattuto esemplari di fauna non cacciabile. Anche in questo caso si è proceduto al sequestro dell’arma e delle munizioni, oltre che della fauna illegalmente abbattuta.

Il monitoraggio delle aree protette e dei territori agro-silvo-pastorali dell’intera provincia da parte degli uomini del Corpo Forestale continuerà per tutta la stagione venatoria per la repressione delle illegalità in danno degli animali e dell’ambiente naturale.

 

 

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