May 28, 2025

Di seguito riportiamo integralmente una lettera aperta del consigliere regionale Giovanni Brigante al Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola

 

Caro Presidente Vendola,
sento il bisogno di scriverti dopo che ieri, avendo trascorso un’intera giornata all’ Ospedale Perrino in qualità di utente, ho dovuto raccogliere ancora una volta lo sfogo di medici e operatori sanitari, che mi hanno esternato con forza il loro scontento nei confronti dell’attuale management.
La cosa più avvilente per me è stato constatare che ciò ha alienato la stima e la fiducia nei tuoi confronti, in quanto ti accusano di aver prima nominato l’attuale manager e poi di averne pubblicamente difeso ed apprezzato l’operato, a dispetto dell’inefficienza e della mancanza di sensibilità democratica che viene rimproverato dai cittadini e dalla maggior parte dei rappresentanti istituzionali brindisini agli attuali dirigenti del “Perrino“.
Questo mio grido di allarme, come sai, fa seguito a numerosi inviti rivolti a te già in passato, perchè si “attenzionasse” l’operato di questo management, alla luce del progressivo degrado del nostro Ospedale, sia dal punto di vista strutturale che del servizio offerto.
Soltanto un mese fa, ti ricordo, l’assessore Pentassuglia, intervenendo ad una nostra manifestazione, ebbe definire lo stato della struttura ospedaliera brindisina semplicemente “vergognoso“ ed è per porre rimedio a tale disastro, che oggi, scevro da qualsiasi interesse che non sia quello del bene collettivo, torno a chiederti con sempre più convinta determinazione, di provvedere alla rapida sostituzione dell’intero team manageriale, nominando un nuovo dirigente o un commissario, in totale discontinuità con l’attuale gestione e che, finalmente, abbia a cuore le sorti della sanità pubblica nella provincia di Brindisi.
Un tale provvedimento potrebbe far ricredere i nostri detrattori e far rinascere la speranza di cambiamento che il governo di centro-sinistra da te guidato ha alimentato nel cuore dei cittadini nel corso di questi anni.
Un saluto fraterno.
Giovanni Brigante

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