June 25, 2025

Al termine di una complessa attività di indagine, i militari del Gruppo della Guardia di Finanza di Brindisi hanno eseguito un’ordinanza di applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari, disposta dal G.I.P. presso il Tribunale di Brindisi su conforme richiesta della Procura della Repubblica di Brindisi, nei confronti di un soggetto gravemente indiziato dei reati di truffa e auto-riciclaggio.

L’attività investigativa, coordinata dalla Procura della Repubblica di Brindisi, trae origine da un caso di truffa perpetrata online. In particolare, il soggetto arrestato simulava la vendita di autoveicoli attraverso un noto portale e, dopo aver ricevuto il pagamento dall’acquirente, non consegnava i beni acquistati poiché mai posseduti. Dagli accertamenti effettuati, anche mediante esame della documentazione bancaria, è stato appurato che il soggetto, una volta ricevuta la somma accreditata sul proprio conto corrente, procedeva a trasferirli su un conto corrente estero, giustificando tale operazione con causali fittizie. Nel corso dell’attività investigativa è stata anche disposta ed eseguita una perquisizione domiciliare con il supporto di militari specializzati in Computer Forensics e Data Analysis.

Considerata la natura transnazionale della vicenda, sono stati coinvolti gli organismi esteri attraverso l’Unità di Informazione Finanziaria (UIF) della Banca d’Italia e la Financial Intelligence Unit croata. L’attività ha comportato anche l’emissione di un Mandato Investigativo Europeo, strumento di cooperazione giudiziaria che ha consentito di delineare ulteriormente il quadro accusatorio e la configurazione del reato di auto-riciclaggio a carico dell’arrestato.

Il provvedimento cautelare è stato emesso dal Giudice sulla scorta degli elementi indiziari allo stato acquisiti. Pertanto, si evidenzia che la responsabilità dell’indagato sarà definitivamente accertata solo qualora intervenga sentenza irrevocabile di condanna.

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