Una imbarcazione sequestrata viene affidata in custodia ad un Istituto Superiore e diventa scuola di addestramento nautico per Studenti. Accade a Brindisi dove, da ieri, una unità da diporto a vela di dodici metri del valore di circa 15.000 euro è stata affidata all’Istituto Tecnico Nautico “Carnaro” e sarà utilizzata per ampliare e migliorare l’offerta formativa nell’ambito della didattica e delle attivita’ di laboratorio.
La barca a vela era stata sequestrata il 4 gennaio 2013 dalla Capitaneria di Porto di Brindisi in seguito ad una delicata operazione contro l’ immigrazione clandestina. In quell’occasione, i militari intervennero nei pressi di Torre Mattarelle, a poca distanza da Cerano. Dopo la messa in sicurezza ed in attesa dell’istruzione del procedimento penale, l’unità da diporto, su disposizione dell’autorità giudiziaria, fu affidata in custodia al cantiere “Navalbalsamo”.
In considerazione dello stato di discreta conservazione del mezzo, la Capitaneria di Porto, al comando del Capitano di Vascello (cp) Mario Valente, ha pensato bene di rendere utilizzabile l’imbarcazione per fini didattici e, di concerto con l’organo giudiziario e con la dirigenza del locale istituto tecnico nautico “Carnaro”, avviò l’iter autorizzativo per cambio di custode giudiziario tra il cantiere e l’ITC. Atto che è arrivato puntualmente con la sottoscrizione del dott. Guglielmo Cataldi, sostituto procuratore della procura della Repubblica di Lecce.
Al “passaggio di testimone” avvenuto nei locali del cantiere nautico “Navalbalsamo” era presente il personale della Capitaneria di Porto di Brindisi in servizio presso la sezione di polizia giudiziaria, il preside prof.ssa Clara Bianco, custode accettante, coadiuvata dal direttore amministrativo Saverio Iaia e il sig. Antonio Balsamo, custode cedente.
La Capitaneria di Porto di Brindisi esprime tutta la propria soddisfazione per l’iniziativa sottolineando la sua estrema valenza in un periodo di congiuntura economica che comporta restrizioni per la spesa pubblica, con cio’ includendo anche le istituzioni scolastiche. In questo modo è stata offerta una ulteriore quanto contingibile occasione a favore degli studenti brindisini che da oggi hanno un mezzo in piu’ su cui “studiare ed istrursi”.
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