Il Consiglio regionale “preoccupato per i cambiamenti climatici e l’aumento della temperatura del Mediterraneo che stanno originando un crescente aumento dei fenomeni avversi e calamità naturali, che a loro volta causano grandi devastazioni e perdite umane”, ha approvato all’unanimità un ordine del giorno, presentato dal Presidente Introna con l’Ufficio di Presidenza, con cui impegna il Presidente e la Giunta regionale a chiedere al Governo nazionale “di predisporre un programma urgente per mettere in sicurezza idrogeologica il territorio, con la determinazione dei provvedimenti di carattere ordinario e straordinario e di prevedere risorse e norme di pianificazione e prevenzione, mirate alla prevenzione, manutenzione e difesa del suolo”.
Questo il testo dell’ordine del giorno:<br>
Il Consiglio regionale della Puglia
preoccupato
- per l’impatto che i cambiamenti climatici e l’aumento della temperatura del Mediterraneo stanno esercitando sulle avversità atmosferiche, alterando il regime delle precipitazioni e causando periodiche piogge torrenziali, che si scaricano su territori limitati, la cui orografia è aggredita e sconvolta da ondate d’acqua, fango e detriti;
- per l’intensità e il numero ogni anno crescente dei fenomeni avversi e delle calamità naturali, con il conseguente incremento di alluvioni, frane e sconvolgimenti territoriali, che causano perdite umane dolorose, grandi devastazioni ambientali, interruzioni della viabilità stradale, allagamenti dei campi e ingentissimi danni economici;
- dall’emergenza ambientale che investe in questi giorni numerose Regioni, in seguito alle fortissime piogge, e dai drammatici eventi alluvionali che si verificano con allarmante frequenza nel territorio pugliese, con particolare intensità nell’area ionica, al confine con la Basilicata;
consapevole che
- ogni precipitazione può trasformarsi in emergenza e disastro, a causa dell’accentuata fragilità ambientale, della carente manutenzione del territorio e del mancato controllo sulle molteplici attività antropiche che si esercitano a danno del paesaggio, del suolo e dell’ecosistema;
- la gravità dei dissesti ha preteso pesanti costi in vite umane: decine di morti nelle ultime settimane, a cominciare dalle quattro vittime a Ginosa, in provincia di Taranto, il 7 ottobre scorso;
- oltre 6 milioni di italiani, in almeno 30mila chilometri quadrati del territorio nazionale, vivono in aree esposte ad incombenti e pesanti rischi idrogeologici e che ogni anno si stima in quasi un miliardo di euro l’impegno finanziario per fronteggiare i danni causati da frane e alluvioni;
riconoscente per
– l’impegno dei Vigili del Fuoco, delle strutture e del personale della Protezione Civile, di tutte le Forze dell’Ordine e Armate, dei Corpi dello Stato e dei tanti volontari che affrontano con abnegazione ogni calamità;
– certo della necessità di ogni utile collaborazione istituzionale, destinata a promuovere un’alleanza tra governo nazionale, enti locali e cittadini per avviare interventi indifferibili di risanamento del territorio;
impegna il Presidente e la Giunta regionale
a chiedere al Governo nazionale di
– predisporre un programma urgente per mettere sicurezza idrogeologica il territorio, con la determinazione nei provvedimenti di carattere ordinario e straordinario;
– prevedere risorse e norme di pianificazione e prevenzione, mirate alla difesa del suolo, alla prevenzione e manutenzione del suolo.
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