Mi sorprendono le critiche rivolte in questi giorni al governatore Michele Emiliano dopo la sua ragionevole proposta di trasferire nel brindisino il gasdotto TAP. Critiche dal centrodestra, dal Movimento 5 Stelle ed anche fuoco amico da esponenti del PD contrari allo spostamento del sito.
Intanto non è scena: Emiliano ha ereditato una chiara e inequivoca opposizione della Puglia all’approdo a Melendugno. La Regione, con la Giunta, il Consiglio e lo stesso governo precedente Vendola, ha sempre e comunque ribadito il NO a quella localizzazione e semmai il SI’ all’infrastruttura, ma non certo a San Foca.
Che questa posizione sia stata evidenziata con forza ad ogni livello, lo dimostrano i tre pareri VIA negativi della Regione, che tenevano conto anche delle criticità rilevate dal Ministero dell’ambiente. E lo sostengono le tante riunioni e prese di posizione della Puglia, insieme a sindaci e rappresentanti dei territori, in risposta alle quali Monti, Letta e ancora di più Renzi hanno regolarmente evitato di confrontarsi sugli argomenti alla base del dissenso.
Una posizione, si ricorda, che non ha mai negato la strategicità dell’opera ma che chiedeva un approfondimento e un confronto sulla ricerca di siti alternativi allo sbarco sulla splendida spiaggia salentina. Ed una contrarietà che si è sempre mantenuta in sintonia col territorio.
Desta meraviglia la dichiarazione della deputata Elisa Mariano del PD, che a quanto pare ritiene intempestiva la battaglia della Regione, oggi condotta in prima persona dal presidente Emiliano e che altri ritengono ingenerosamente soltanto di facciata. Dobbiamo evitare che un problema che riguarda il futuro e l’interesse della Puglia possa diventare un motivo di scontro all’interno del PD, pro e contro Michele Emiliano. È il governo nazionale ad essere rimasto sordo e la Puglia non ha avuto sostegno da alcuni parlamentari del territorio, con un’adeguata pressione sul governo perchè venissero raccolte le legittime e trasparenti proposte della Regione.
Ma l’opposizione alla localizzazione dell’approdo TAP a San Foca è stata tanto ferma, che a nessuno può riuscire l’impresa di negarla o di catalogare l’azione coerente della Puglia come strumentale.
Sulle questioni che riguardano lo sviluppo e la difesa dell’ambiente e del territorio a nessun livello istituzionale è consentito fare scena, dal parlamentare al consigliere comunale, perché non si può giocare sulla pelle dei cittadini e soprattutto non si può governare contro il sentire comune della gente.
Onofrio Introna
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