Creare un nuovo soggetto giuridico dalla fusione di Brindisi Multiservizi ed Energekogas.
E’ questo il paino dell’Amministrazione Comunale di Brindisi per la salvare la BMS, società in house che vive perennemente sull’orlo del baratro a causa di una situazione economico-finanziaria alquanto deficitaria.
E’ questo il responso dell’odierno incontro tra il Comune di Brindisi e le organizzazioni sindacali che aveva ad oggetto il futuro delle società municipalizzate.
Secondo l’Amministrazione Comunale la fusione sarebbe imposta dalla legge che dispone l’accorpamento delle società in house che, come Energekogas hanno ricavi inferiori al milione di euro.
Si è proposto di ridurre il peso dei CdA, di sostenere il pensionamento anticipato di circa 20 unità, cancellare maggiorazioni di salario “ad personam”, nuovi affidamenti (decisione che, come denunciato da alcune forze politiche e di tutti i sindacati, comporterebbe la fuoriuscita dal mondo del lavoro del personale attualmente utilizzati in queste attività, vedi i servizi cimiteriali, il canile municipale e gli impianti sportivi).
Secondo le proiezioni eseguite dai tecnici del Comune di Brindisi l’ipotesi dell’accorpamento comporterebbe il risparmio di circa un milione di euro. A tal proposito da Palazzo di Città hanno reso noto di essere disponibili a chiedere una consulenza di una ditta specializzata in questi tipi di operazione.
Le organizzazioni sindacali, dopo aver ascoltato le proposte, hanno dichiarato di voler approfondire gli argomenti affrontati ed in ogni caso hanno decisamente respinto le proposte di licenziare i lavoratori coinvolti nelle attività da affidare eventualmente alla BMS.
Le parti si sono aggiornate al 5 Dicembre prossimo.
No Comments