May 4, 2025

Le segreterie politiche territoriali di F.D’I. e F.I. hanno promosso, in data odierna, una manifestazione politico-referendaria in favore dello schieramento che sostiene il NO.

Tale dimostrazione, che ha visto l’impegno, la mobilitazione, e la dedizione di un numeroso contingente di persone formato dai quadri del partiti del centro-destra e dalla presenza operativa di numerosi giovani che si sono mossi sotto l’abile direzione del responsabile comprensoriale Matteo Benatti di F.I., ha conseguito, nella sua pianificazione ed attuazione, un ottimo successo fornito e misurato dalla presenza di numerosi cittadini che si fermavano, sostavano nella apposita postazione allestita chiedendo notizie ed informazioni.

La civile partecipazione di uomini, donne, si è rivelata estremamente interessante e condivisa in riferimento ai quesiti, alle domande, che le persone ponevano ai rappresentanti politici presenti, con riferimento al referendum costituzionale della camera senatoria. Si sono sviluppati interessanti dibattiti, scambi di opinioni, quale segnale del forte interesse e coinvolgimento dei cittadini sulle dinamiche della politica in ambito nazionale.

In effetti, la riforma costituzionale, maturato da un governo in un parlamento illegittimo in quanto eletto con una legge elettorale, secondo i pareri della Consulta, illegittima, presenta forti incongruenze e contraddizioni che portano allo scollamento ed allo stallo istituzionale.

Il senato cosi’ come previsto, riveste competenze molto estese ed approfondite su molte materie: leggi costituzionali, funzioni e legislazione regionale, comunale, città metropolitane, autonomie regionali, referendum, trattati internazionali, la stesse leggi di programma e bilancio.

La normativa, inoltre, di esclusiva di esclusiva competenza della camera, nel loro iter legislativo, vengono trasmesse al senato che, con la prevista clausola di “Supremazia”, è autorizzato e competente ad apportare le dovute modifiche, le quali possono essere recepite dalla camera o rigettate, sempre con la clausola di supremazia e con voto dei 3\4 dei parlamentari.

La camera, inoltre, puo’ intervenire in ogni ambito della materia giuridica, quando l’unitarietà della legislazione statuale lo richieda: ovvero lo stato prende autoritariamente decisioni.

Tale aspetto è stato rigettato, Ultimamente, dalla Consulta. Va tenuto nel dovuto rilievo, che con tale riforma abbinata alla legge elettorale, tutto l’esercizio del potere decisorio sulle camere la formazione dei governi, dimissioni di ministri, la formazione dei supremi istituti politico-giuridici, della suprema Corte, della Corte Costituzionale, della elezione del Presidente della Repubblica, cadono in capo al presidente del consiglio, il quale, puo’ disporre di uno smisurato potere che ,forse né Mussolini né Lenin potevano avere.

Non bisogna tralasciare che, mentre la camera è eletta con le elezioni politiche, il senato che non è in nulla eliminato, ma sempre esiste, è legato alle elezioni regionali che avvengono con un forte scarto temporale, per cui le maggioranze politiche possono risultare contraddittorie col risultato dello stallo e della paralisi istituzionale e governativa che nessuna legge o potere potra’ risolvere.

Pertanto, si profila una riforma assurda, assieme al fatto che il senato è nominato dal capo del governo e dai partiti politici, illogica, illegale che bisogna respingere col NO referendario.

 

SEGRETERIE POLITICHE DI F.I. F.d’I.AN

SAN PIETRO VERNOTICO

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