Dopo i NO espressi dal Consorzio ASI, Comune e Provincia di Brindisi, in data 23 Aprile 2015, è stato trasmesso il Verbale della Conferenza dei Servizi decisoria svolta il 14/04/15, sul progetto di A2A Ambiente, relativo alla procedura di Valutazione di Impatto Ambientale e Autorizzazione Integrata Ambientale per la realizzazione ed esercizio di un nuovo impianto di rifiuti speciali non pericolosi, diversamente destinati in discarica.
A questo punto dopo aver registrato le posizioni espresse da tutti gli Enti e la Relazione Istruttoria, la società proponente, A2A Ambiente, dopo ulteriori controdeduzioni e precisazioni verso la decisione definitiva della Provincia di Brindisi – Servizio Ambiente ed Ecologia, se ravvede gli estremi, può decidere di impugnare il provvedimento al TAR.
Dopo questa fase di travagliato e sofferto procedimento, oggi i Lavoratori e le Lavoratrici si aspettano la convocazione di un tavolo in Prefettura con Edipower e A2A, Istituzioni locali, Confindustria e Sindacato, dove in maniera conseguente alle posizioni espresse, ognuno dovrà esprimersi e farsi carico del futuro occupazionale dei 250 lavoratori diretti e dell’indotto.
Tutto questo mentre a livello ministeriale i progetti presentati da Edipower A2A sono sostanzialmente senza risposte:
• Progetto Dismissione Gruppi 1 e 2 presentato il 09/04/2014, Competenza Ministero Ambiente e Ministero Sviluppo Economico – in attesa parere MATTM – Adempimento finale Decreto Ministero Sviluppo Economico dopo parere VIA del Ministero Ambiente;
• Progetto di co-combustione carbone CSS presentato il 30/09/2013, Competenza Ministero Ambiente e Ministero Sviluppo Economico – in attesa parere MATTM – Adempimento finale Decreto Ministero Sviluppo Economico dopo parere VIA del Ministero Ambiente;
• Progetto Bonifica suolo, sottosuolo e falda presentato il 05/06/2012, Competenza Ministero Ambiente e Ministero Sviluppo Economico – in attesa parere MISE – Adempimento finale Decreto Ministero Ambiente dopo parere Ministero Sviluppo Economico.
Ad oggi, questa è la situazione, ancora lontana dai Decreti Ministeriali, quindi, basta con il falso slogan “la gente può essere impiegata nello smontaggio e le bonifiche”. Non è possibile che questa sia l’unica condizione a termine e senza sviluppo alla quale debbano essere condannati i lavoratori.
Con questo scenario si attende il 1 Maggio 2015 “Festa del Lavoro negato”.
COMUNICATO STAMPA FILCTEM CGIL – FLAEI CISL – UILTEC UIL
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