L’utilizzo delle sostanze chimiche nei cibi (sottaciuto dai produttori, dai media e dalle istituzioni di controllo) è drammaticamente dannoso per la salute. Le sostanze chimiche, di cui sono fatte le medicine odierne (compresi i vaccini) sono sostanze che il nostro sistema difensivo non sa riconoscere. Pertanto, non è in grado di neutralizzarle e, quindi, eliminarle.
L’industria chimica alimentare, oggi, è in grado di riprodurre chimicamente qualsiasi odore e sapore dei cibi oltre a fare sostanze inodore ed insapore che sono le più pericolose in quanto l’organismo riconosce dannose ma noi non ne abbiamo consapevolezza. Molte allergie/intolleranze possono essere causate da questi additivi molto subdoli. Diagnosticare queste allergie/intolleranze è estremamente difficile in quanto non è ufficialmente nota la presenza di questi additivi nei cibi pur essendone permesso l’uso.
Sapevate che già negli anni ’90 del secolo scorso, nella sola Germania, le fabbriche di aromi offrivano al mercato oltre 7000 sapori? Quando nell’etichetta di un cibo trovate scritto “aromi” sospettate sempre che ci sia un additivo chimico dall’effetto come minimo “sospetto” sulla salute. L’industria del gusto è diventata una potenza mondiale ormai indomabile, e questo è stato possibile grazie alla pigrizia delle persone. Certamente, il fenomeno si è esteso gradualmente ma inesorabilmente anche nei paesi in via di sviluppo.
Per inciso, quanti di coloro che stanno leggendo questo articolo sanno che il sapore di fragole dei gelati industriali e degli yogurt commerciali può derivare dalla speciale lavorazione di trucioli australiani? Quanti di voi che state leggendo questo articolo sanno che una “zuppa di pollo con pasta” della Knorr contiene solo 2 grammi di “pollo secco”? Nessun cuoco al mondo con queste irrisorie quantità potrebbe dare il sapore di pollo a 4 piatti di minestra! Invece, la Knorr sì!
Per modificare il sapore sono spesso sufficienti quantità incredibilmente piccole di sostanze chimiche. Per darvi un’idea, la 2-acetil-1pirrolina (che è responsabile del sapore della crosta del pane bianco dei moderni fornai) è efficace già ad una dose di 70 milionesimi di grammo per kg. Ancora, il mententiolo con solo 0,2 miliardesimi di grammo (0,000 000 000 2) è in grado di dare il sapore di pompelmo fresco ad 1 litro d’acqua. Per non annoiarvi vi cito solo un altro additivo, ricordandovi che ce ne sono svariate migliaia: il filbertono (che dà allo yogurt il sapore di nocciola) con soli 5mg è in grado di aromatizzare 1 milione di litri di acqua.
Il fatturato degli aromi nella gastronomia, forse, si può paragonare a quello delle industrie farmaceutiche nella medicina e a quello delle sostanze chimiche nell’agricoltura. Il mio sospetto è che le industrie degli aromi danno man forte al consumo dei farmaci a causa dei disturbi che essi procurano. D’altronde, questi settori industriali sono spesso facce della stessa medaglia.
Allora, noi cosa vogliamo mangiare: cibo o sostanze chimiche? Certamente, mettersi ai fornelli per preparare una minestra calda per la famiglia implica più tempo che andare a comprare dalla gastronomia un piatto pronto o, semplicemente, riscaldare una minestra in scatola. Ma in termine economici, e di salute e benessere quanto perdiamo? Faccio appello ai genitori odierni (anche ai professionisti in carriera): insegnate ai vostri figli a prepararsi da mangiare da soli ma dando l’esempio. Quando vanno all’università, consigliate loro di cucinare in casa il più possibile piuttosto che andare alla gastronomia e alle mense pubbliche.
Continua…
Rocco Palmisano
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