“La ristrutturazione e l’ampliamento del Palazzetto dello Sport ‘Elio Pentassuglia’ sono ferme al palo e, pare, anche fortemente a rischio”. L’allarme è lanciato dai consiglieri comunali di Brindisi di Tutti Francesco Renna e Francesco Cannalire di Iniziativa Democratica – Api.
“Non capiamo cosa si stia aspettando” – affermano Renna e Cannalire. “Il progetto – realizzato dall’ufficio Lavori Pubblici per 4 milioni di euro (due milioni di mutuo già acceso ed altri due rivenienti dalla somma di residui di altri mutui contratti e non interamente spesi) – è pronto già da tempo e l’Ufficio gare ha già realizzato il bando. Non solo. Esiste da tempo anche il ‘placet’ del Coni nazionale, della Commissione Vigilanza della Prefettura, dell’Asl e dei Vigili del Fuoco. L’unico tassello mancante è la validazione del progetto stesso che, per legge, si rende necessaria per progetti che superano il milione di euro. Ora, il problema è che da qualche mese la ‘validazione’ non è più consentita agli uffici tecnici della stazione appaltante, senza che questa si avvalga di una organizzazione equivalente al sistema di qualità. Diversamente, bisognerà affidare all’esterno la stessa validazione, il che, tuttavia, risulterebbe oneroso. Fin qui i ritardi dal punto di vista burocratico.
L’aspetto ancor più grave – proseguono i due consiglieri – rimane, invece, quello politico. E’ inutile negare, infatti, che sulla opportunità di realizzare il progetto di ampliamento del Palazzetto dello Sport ci siano molte ‘divisioni’: c’è chi vorrebbe farlo ora, chi vorrebbe farlo più in là, chi – al contrario – non vorrebbe farlo affatto e propone di devolvere i due milioni di mutuo già contratto ed i restanti due milioni di somme residue da altri mutui per opere differenti. Ci chiediamo, tuttavia, che senso avrebbe aspettare ancora o persino decidere di non procedere per un’opera che di fatto si rende ormai necessaria. E’ cosa risaputa, infatti, che l’adeguamento a 3500 posti dell’attuale Palazzetto, avvenuto nel 2010 a seguito della promozione in A1 dell’Enel Basket Brindisi, fu quasi una ‘forzatura’, considerato che il risultato è una struttura che ufficialmente ha una capienza di 3500 posti, molti dei quali, però, di fatto, è come se non ci fossero, perché ubicati in ‘angoli’ dai quali la visuale del campo è praticamente nulla. Ed allora, che si decidesse una volta per tutte cosa fare, non trascurando il fatto che la struttura nuova, così come previsto dal progetto, non sarebbe solo un’opera ad esclusivo vantaggio del basket, ma di tutta la città: il nuovo Palasport, infatti, così come ‘concepito’ dal progetto, sarebbe una struttura polivalente che servirebbe per diverse tipologie di eventi ed anche per lo svolgimento di manifestazioni di altre discipline sportive. Ma qualora, al contrario, si decidesse di non farne più nulla, che si spiegasse alla città ed ai tifosi i motivi per i quali si è preferito perdere tempo e denaro (ricordiamo che, sebbene il progettista fosse interno alla Amministrazione comunale, ci si è avvalsi anche della collaborazione di un professionista di Venezia) per poi stabilire che Brindisi non ha bisogno di una nuova struttura degna di rappresentare una società di basket di A1. Salvo poi, magari, ripresentare la proposta in occasione delle prossime consultazioni amministrative”.
Francesco Renna – Brindisi di Tutti
Francesco Cannalire – Iniziativa Democratica – Api
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