Nella serata di oggi, come più volte accaduto nel recente periodo estivo, dalle torri del petrolchimico si sono levate fiamme alte una decina di metri visibili anche da molti chilometri di distanza.
Normalmente ciò è dovuto ad un blocco inatteso della produzione che fa nuovamente scattare il “sistema di sicurezza”. In pratica, in casi di pericolo o di situazioni di emergenza, come l’interruzione del normale processo produttivo, si verifica che alcune sostanze utili alla produzione delle materie plastiche vengano deviate in torcia affinché possano bruciare.
Tale procedimento garantisce la sicurezza dell’impianto ed evita eventuali esplosioni ma prevede che una notevole quantità di sostanze chimiche venga bruciata nelle candele a poche centinaia di metri dal centro abitato.
Secondo quanto riferito dall’azienda le fiammate odierne si sono verificate per il blocco di due compressori.
In un comunicato stampa inviato il serata Legambiente di Brindisi asserisce che il fenomeno delle alte fiamme “accade “stranamente” di sera ed a fine settimana.
“Attendiamo di sapere – conclude Legambiente – quale ennesimo “imprevedibile” incidente abbia prodotto il blocco di due compressori, ma soprattutto attendiamo provvedimenti istituzionali anche in linea con gli impegni annunciati dall’assessore all’ambiente del Comune di Brindisi“.
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