Nella giornata del 13 aprile si è svolto presso il Classico Marzolla l’incontro degli studenti della classi seconde con Andrea Franzoso, autore del libro “il disobbediente”, resoconto della coraggiosa denuncia operata dal dipendente delle Ferrovie lombarde nei confronti di Norberto Achille, presidente dell’azienda.
In un dialogo intenso e coinvolgente per i ragazzi, c’è stato ampio spazio per riflettere e fare domande, con palese ammirazione per un gesto che si vorrebbe non isolato e nel quale le giovani generazioni vedono una speranza concreta, una guida per superare una precoce rassegnazione all’ingiustizia e alla corruzione imperante nel nostro Paese.
Di seguito due articoli redatti da studentesse che hanno partecipato all’incontro.
Franzoso,”Il Disobbediente”, ha dato forza a chi non vuole sottomettersi
SI ALLA RIBELLIONE, NO ALL’OMERTA’
IN MOLTI HANNO AVUTO IL CORAGGIO DI DENUNCIARE E DI ESSERE ONESTI, DOPO LA VICENDA DI FRANZOSO.
Franzoso, funzionario della società lombarda Fnm , Ferrovie Nord Milano, dopo la sua denuncia scrive un libro in cui narra la vicenda vissuta in prima persona. Il libro, intitolato “IL DISOBBEDIENTE”, racconta la vicenda vissuta da Franzoso in persona tra gli anni 2005 e 2015. In questo periodo Franzoso viene a conoscenza delle truffe attuate dal suo capo all’interno dell’azienda. Il presidente in questione, Noberto Achille, con il suo stipendio di 300mila eurosi concedeva grandi risorse e un tenore di vita altissimo truffando l’azienda. attraverso richieste di rimborsi con la complicità di segretarie omertose, come i contabili e i ragionieri dell’azienda, dai quali passavano queste richieste. I soldi pubblici erano utilizzati per le spese scandalosamente pazze del presidente: abiti firmati, viaggi, poker online, film porno, abbonamento sky, argenteria, prodotti di toelettatura per il cane, profumeria, articoli per la casa, 124mila euro di telefonate fatte dai suoi familiari con cellulari aziendali, oltre 180mila euro di multe accumulate dal figlio con l’auto aziendale, etc.. Una volta scoperta la vicenda, Franzoso la denuncia ai suoi colleghi, i quali gli consigliano di lasciar stare e di sfruttare la situazione, chiedendo un aumento o una promozione, come aveva fatto il suo predecessore. Ma Franzoso ignora questi consigli, rifiuta le offerte fatte dal capo, la promozione e, una volta ricevute le minacce per tenere il suo silenzio, decide denunciare il caso alla Guardia di Finanza, assumendosi le proprie responsabilità. Così dopo tre mesi, l’uomo potente ed intoccabile che era il suo capo viene mandato a casa e viene avviata l’indagine. Nel frattempo il ruolo di presidente viene dato al Presidente della regione anche lui indagato e ben presto incastrato da Franzoso attraverso registrazioni fatte con il cellulare.
Le conseguenze per Andrea sono isolamento, mobbing e, infine, licenziamento. Così Franzoso rimane per un anno disoccupato, perché nessun tipo di azienda accetta il cosiddetto “infame” o rischia assumendolo. In questo anno si attiva per far entrare in vigore una legge a tutela di persone come lui, impiegati che mettono a rischio il proprio futuro e la propria carriera denunciando truffe e speculazione attuate da politici importanti o da persone di rilievo.
Alcuni giorni dopo la presentazione de “il disobbediente” al Senato , passa l’attuale legge 179 / 2017,
Attualmente Franzoso è un autore televisivo per Loft e dopo che la sua vicenda ha avuto un’ eco nazionale ed è stata raccontata da tutti i giornali e da molte trasmissioni televisive, è considerato il portabandiera della legge sul ‘WHISTLEBLOWER’ e gira per le scuole raccontando ai ragazzi la vicenda. Attraverso questi incontri Franzoso apre gli occhi ai ragazzi ,affermando che molte persone sapevano della truffa ma nessuno parlava, non per paura ma per una situazione a loro comoda . Inoltre racconta che i primi a congratularsi con lui sono stati proprio i colleghi con la “coda di paglia” ,come la segretaria del capo.
Afferma, anche ,che i termini : “talpa”, ”infame”, ”spia”, ”traditore” vengono usati con una determinata idea in specifici contesti, solo nel nostro paese, un paese che si fonda principalmente sull’OMERTA’, che punisce chi ha il coraggio di non piegarsi a determinate situazioni.
Poi rivela che sta producendo un programma televisivo :” I DISOBBEDIENTI” per dare voce a persone che hanno vissuto una vicenda simile alla sua, e racconta di essere stato punto di riferimento per molti,, attraverso consigli o sostegno in momenti difficili. Andrea è la prova vivente che non bisogna mai perdere la speranza, che i ragazzi, cittadini futuri possono aprire gli occhi e provare coraggiosamente a cambiare le cose per non dover sottomettersi più al sopruso, all’abuso e all’ingiustizia, nell’interesse di tutti noi Italiani.
Myriam Fornaro-Rucco
2 B Liceo classico B.Marzolla
Non sono un eroe ho solo fatto il mio dovere, quello che negli altri paesi è considerato la normalità
“CI METTO LA FACCIA”
Speranza negli occhi dei giovani: non confinate le loro idee, sarebbe come spegnere le stelle in una notte d’estate, tutto perderebbe di magia.
“Se uno avanza fiducioso in direzione dei suoi sogni , e si sforza di vivere la propria vita come l’ha immaginata, incontrerà un successo inatteso in situazioni normali” L’autore statunitense Henry David Thoreau con queste parole sembra sintetizzare alla perfezione il messaggio lanciato da Andrea Franzoso agli studenti delle classi seconde del Liceo classico B.Marzolla di Brindisi con cui ha dialogato il 13 aprile nell’ambito di un percorso di educazione alla legalità.La storia del giovane milanese ha profondamente coinvolto i ragazzi: lui che nel 2015 denunciò le spese folli del suo capo ovvero il presidente di Ferrovie Nord, Norberto Achille ora condannato a 2 anni e 8 mesi. Sottolinea che, una volta venuto a sapere casualmente dai suoi colleghi ciò che stava accadendo all’interno della nota azienda di Milano, sente il dovere di denunciare il presidente.
“Volevo metterci la faccia, altrimenti avrei dovuto fingere di non sapere nulla e sarei andato contro me stesso’’ ribadisce Andrea. Pochi giorni dopo tutti i giornali e tutte le televisioni parlavano di lui e faticando per farsi comprendere da amici, colleghi, anche dai genitori, questa situazione gli è costata il lavoro …
Così invita i ragazzi a prendere coscienza portando il discorso su un piano ben più importante, ovvero la mentalità tipica dell’Italia: “è giusto che un uomo non possa fare del bene senza leggi che lo tutelino? Perché queste persone ,come spesso mi sono sentito dire personalmente, devono essere appellate come Eroi? Dovrebbe trattarsi della quotidianità, niente omertà niente minacce niente intimidazioni, ma no, noi viviamo in una realtà in cui si osa addirittura compiere un crimine contro l’umanità: confinare la idee dei giovani” aggiunge con determinazione . Non si può infatti spegnere la luce che è negli occhi dei ragazzi, le idee , le speranze , perché a loro, a noi che lo ascoltiamo servono valori, una ragione per alzarsi al mattino con la ferma consapevolezza che il mondo è aperto a tutti e che ci è permesso sognare.
Tacere non è più una virtù, come ci dimostra Andrea, che dopo tanti momenti bui riesce a risollevarsi. Oggi infatti lavora come autore televisivo per Loft, la casa di produzione e piattaforma web del Fatto Quotidiano. Nel frattempo ha pubblicato un libro testimonianza “Il Disobbediente” .
Andrea Franzoso incarna alla perfezione l’archetipo del whistleblower disinteressato e mosso soltanto dalla coscienza civica, ha anteposto l’interesse collettivo a quello personale. Appunto grazie ad Andrea e in particolar modo alla sua storia , circa quattro giorni dopo la presentazione del suo libro in Senato il governo ha approvato la legge 179/2017 che introduce tutele per i dipendenti che segnalano fatti illeciti di cui siano venuti a conoscenza sul luogo di lavoro. Insomma un passo avanti importante verso un futuro migliore e traguardi che negli altri paesi come negli Stati Uniti sono stati raggiunti quasi un secolo fa. Molti , dall’esempio di Andrea hanno preso coraggio e hanno seguito il suo gesto , altri invece lo sostengono di nascosto perché hanno paura e sebbene non voglia essere chiamato eroe sarà ad ogni modo un grande esempio per i cittadini e l’Italia in generale. “Non permettete a nessuno di spegnere il bagliore che vi avvolge” è il pensiero finale per noi, continuate a sognare, studiare, soprattutto leggere, apprendere, far valere le vostre idee” .
Martina Mitrugno classe 2 B liceo classico B. Marzolla
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