Immigrazione: è innanzitutto una questione di civiltà!
La situazione degli immigrati nel territorio brindisino ormai da anni è sotto gli occhi di tutti. Gli ultimi avvenimenti e le ultime dichiarazioni dimostrano, ancora una volta, che siamo una comunità che continua ad accogliere ma che ha bisogno, anche di più, di continuare a formare coscienze capaci di accogliere, amare e integrare tutte le persone che incontriamo quotidianamente.
Crediamo sia necessario da parte di tutti, istituzioni, comunità civile ed ecclesiale, prendere atto che non si può più continuare a ignorare che, attualmente, in Italia, vivono oltre cinque milioni di immigrati, pari occupazione totale del Paese. Come non si può trascurare che nel nostro territorio spesso, pur costituendo una risorsa preziosa e indispensabile per la nostra terra, essi vengano sfruttati e non accolti dignitosamente. Molti
continuano ad arrivare spinti da un forte desiderio di libertà e di democrazia, che non sempre riescono a vedere realizzato. Come società civile e come istituzioni, siamo sempre pronti a puntare il dito sulle persone indifese, su quelle che si aspetterebbero aiuto e non sfruttamento, siano essi concittadini o immigrati.
illegalità che compiono, ma non altrettanto capaci di fare un serio esame di coscienza sulla nostra vita e sulle azioni che noi compiamo quotidianamente, ognuno nel luogo dove è chiamato ad operare: il lavoro, la politica, la comunità ecclesiale ecc..
Dunque, siamo convinti che spetti a ciascuno di noi riflettere seriamente su questi nostri fratelli e sorelle, che continuano a bussare alla nostra porta e che interrogano le istituzioni e la società civile sul campoeffettiva capacità di accoglienza e di integrazione.
la e saperne tutelare la dignità oltre ogni pregiudizio. È anche il momento di dirsi in modo chiaro e esistenza.
immigrazione è innanzitutto una questione di umanità, che interroga profondamente la nostra coscienza unica famiglia umana.
COMUNICATO STAMPA AZIONE CATTOLICA ITALIANA – PRESIDENZA DIOCESANA DI BRINDISI-OSTUNI
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