“Dismettere il carbone resta la priorità di tutta la Puglia. Accanto alla battaglia per lo spostamento dell’approdo della Tap, i sindaci salentini siano pronti a chiedere con forza che venga interrotta prima possibile la produzione di energia elettrica da fonti fossili.
Questa attività comporta delle ricadute scientificamente provate più volte sulla salute delle popolazioni che vivono a Sud di Brindisi e, se l’obiettivo delle mobilitazioni dei primi cittadini è tutelare la salute e la qualità dell’aria che respiriamo, uguale forza e uguale intensità dovrebbe essere profusa per protestare contro la centrale di Cerano. Lo dico da anni: c’è bisogno di combattere un ecomostro che per ricadute ambientali non ha paragoni con qualsiasi altra opera.
La posizione espressa da Calenda fa comprendere come dal Governo e dalla stessa Enel la produzione a carbone sia considerata obsoleta, dannosa, inquinante, incompatibile con la modernità. Bisogna accelerare il processo di dismissione di Cerano e arrivare al suo spegnimento ben prima del 2030”.
/comunicato Sergio Blasi – consigliere regionale PD
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