May 1, 2025

Ringrazio anticipatamente i mezzi di informazione che vorranno pubblicare questo articolo, perchè questa città ha bisogno anche dei mezzi d’informazione oltre che dei propri cittadini per poter cambiare il destino di noi tutti.

 
In città ormai non si parla d’altro quotidianamente dei guai della giunta comunale che dopo un anno di consigliatura non riesce ancora a programmare il futuro di questa città.

Vengono così taciuti e non affrontati altri problemi importanti come la salute e la sanità di cui nessuno se ne occupa nonostante tutti i giorni nelle strutture sanitarie e nei c.d. “CUP” riscontriamo la rabbia e il malessere diffuso tra la gente che per poter fare un esame diagnostico deve aspettare ( quando va bene ) minimo sei mesi.

Per cui di fronte alla necessità di conoscere il proprio stato di salute è costretta a mettere le mani al portafoglio e pagare il privato. Ciò chiaramente è causa di forte disagio e malcontento per la frustrazione sia economica che personale nel dover sborsare denari per le tasse che in ogni caso non sono risultano sufficienti a garantirsi una assistenza medica efficiente e d efficacie.

 
A questo punto rimane da capire come mai i medici di famiglia e gli specialisti non suggeriscano al proprio assistito e paziente di ricorrere in casi urgenti al decreto n°124/98.

 
Sono troppi i cittadini che forse ancora non sono a conoscenza che superare il muro delle liste d’attesa è possibile: la legge lo consente! Eccome! Prendendo spunto dalla premessa, ed assistendo ad una trasmissione televisiva su reti nazionali, dove il Partito Democratico presentava i tre candidati alle primarie per la elezione del Presidente del partito, ho avuto modo di ascoltare il Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano uno dei tre candidati a tale carica, il quale si vantava di aver recuperato dalla Sanità Pugliese € 250 milioni.

 
Ora chi non vive a Brindisi potrebbe dire che Emiliano è un bravissimo amministratore, peccato però che questo risparmio lo pagano solo i cittadini Pugliesi e non i politici Regionali.

 
Bisogna informare i cittadini pugliesi e brindisini in particolare che il Governatore Emiliano non ha mai recepito e dato mandato alle strutture sanitarie locali (nonostante l’avessero chiesto più volte) per l’applicazione del decreto legislativo n.124/1998 articolo 3 comma 13.

 
Infatti, tale norma obbliga la struttura sanitaria locale, qualora non dovesse essere in grado di rispettare i 30 o i 60 giorni dalla richiesta della visita specialistica o diagnostica, di chiedere che la stessa prestazione sia fornita in intramoenia , cioè in attività libero-professionale intramuraria , pagando il solo costo del ticket. Il medico, dunque, non dovrà essere pagato a parte, come “privato” , perchè i costi sono a carico dell’Asl, come previsto dalla legge.

 
Ma c’è di più, pare che anche allorquando i medici ospedalieri volessero svolgere l’attività intramoenia, in tale circostanza al cittadino compete esclusivamente il pagamento del ticket, che fine fanno dunque i fondi che ogni anno la Regione riceve dal Governo Nazionale con il finanziamento sulle quote di canalizzazione di pertinenza in base al bacino di utenza di ogni anno? Forse è questo il motivo che i medici e gli specialisti non informano il proprio paziente? I fondi per il pagamento della loro attività non ci sono e che fine fanno?

 

 

Allora, a questo punto, se vogliamo riprenderci come cittadini la città, tutelare la nostra salute, dotarci degli strumenti per poter effettuare le visite di cui abbiamo bisogno e che ci spettano dobbiamo, essendo noi i principali e potenziali azionisti dei partiti e delle istituzioni che dicono di rappresentarci dietro il nostro mandato elettorale, prendere posizione ed incominciare dalla sanità e chiedere ciò che ci spetta.
La legge lo consente e lo strumento esiste ed seppur in piccola percentuale è già stato avviato.

 
Infatti, per fare in modo che la Regione Puglia attivi quanto stabilito dal d.lgs n° 124/1998 la stessa Direzione Sanitaria Locale BR invita i cittadini, che disperati si stanno rivolgendo in queste settimane ai loro uffici per poter ricevere una soluzione al problema delle lunghe file di attesa per effettuare una visita, ad inviare una mail e/o lettera di contestazione all’indirizzo della stessa struttura sanitaria nello specifico alla Direzione Sanitaria locale di via Napoli di Brindisi all’indirizzo mail: info@asl.brindisi.it – direzionesanitaria@asl.brindisi.it e al Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano al quale va ricordato paradossalmente di rispettare le leggi e i diritti dei cittadini.

 
Questa è una contestazione pubblica e democratica ed è uno strumento che chi fa politica teme più di ogni altra cosa perché dovrà rispondere ai cittadini, agli stessi ai quali hanno chiesto il voto e dovranno spiegare i motivi dell’ assenza di risposte ai loro problemi anche laddove la risposta già esiste attende solo di essere messa in campo.

 

 

Sono convinto che tanti sosterranno questa iniziativa, perchè tanti sono le persone che giornalmente si trovano in questa situazione basta affacciarsi la mattina al CUP di Brindisi in via Dalmazia.

 

Nino Maniscalco
(foto: Nuovo Quotidiano di Puglia)

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