“Richiesta stabilizzazione del personale Servizio CUP” è all’oggetto di una lettera aperta inviata da Antonio Macchia, Segretario Generale FP Cgil Brindisi al Direttore Generale ASL BR e, per conoscenza, all’Assessore alle Politiche della salute ed al Segretario Generale FP CGIL Puglia.
Di seguito ne riportiamo integralmente il testo
I lavoratori precari del servizio CUP (i cosiddetti somministrati attivi per rotazione), ai quali non viene più garantito il posto di lavoro, nonostante siano attive solo 42 postazioni a fronte delle 51 previste, oggi hanno manifestato spontaneamente, anche se supportati dalla FP CGIL, davanti agli uffici amministrativi dell’ospedale di Mesagne, per rendere pubblico il loro disagio.
Il luogo scelto per la manifestazione non è stato per nulla casuale, tenuto conto che in quella struttura i tempi di attesa per le prenotazioni sono estenuanti e spesso la platea che si reca ai CUP è rappresentata da persone anziane e diversamente abili (le postazioni sono insufficienti).
Inoltre, La Funzione Pubblica CGIL di Brindisi ha potuto verificare la non corretta osservanza del capitolato d’appalto, del Servizio Unico di Prenotazione, gestito da SVIMSERVICE S.P.A.
In merito alla gestione del Servizio CUP la ASL BR – in ossequio al D.Lgs 165/01 che prevede la esternalizzazione dei servizi – ha pubblicato un bando che prevede l’aggiudicazione del servizio CUP per l’intera provincia per 48 mesi con i criteri di cui all’art.83 del D.Lgs 163/06.
Come noto, il corretto espletamento della procedura di esternalizzazione prevede l’assoluto divieto d’impiego di forze esterne, nonché il divieto medesimo della relativa duplicazione dei costi. L’impiego di personale sanitario al servizio CUP viola anche la Legge Regionale 40/2007 che vieta di svolgere funzioni diverse da quelle per cui si è stati assunti.
Ebbene, a fronte di un organico previsto in capitolato d’appalto pari a 51 unità, di fatto sono attive solo 42 postazioni CUP .
Di queste 42 unità ben 9 sono dipendenti ASL – quindi pagati da ASL – ma occupanti illegittimamente posti destinati ai soli dipendenti SVIMSERVICE SPA.
Ad ulteriore conforto della illegittimità di quanto accade è giusto ricordare, oltretutto, che 2 unità hanno rassegnato le dimissioni, di tutta risposta l’Ente in parola non ha mai inteso ricoprire i posti vacanti in organico.
A fronte di tali insanabili illegittimità la platea dei “Somministrati attivi per rotazione”, generata da una discutibile graduatoria, assiste quotidianamente alla propria ineludibile sorte.
Ad oggi ancora non è dato sapere con quale criterio tale graduatoria sia stata elaborata, né se sia rappresentata da un atto dispositivo autonomo da parte dell’Azienda, tanto meno se i criteri siano stati concertati con la Parti Sociali.
Sta di fatto che la FP CGIL non è mai stata notiziata della formulazione e/o sottoscrizione di alcuna graduatoria, sicchè riserva ogni eventuale provvedimento da assumersi nelle opportune sedi a tutela dei propri rappresentati, ma soprattutto al fine di cristallizzare il rispetto dei criteri di trasparenza, buona fede e buon andamento della gestione pubblica.
Pertanto, si chiede alla ASL BR, in qualità di committente, di voler porre in essere tutti gli opportuni provvedimenti finalizzati a risolvere quanto sinteticamente rappresentato, anche allo scopo di determinare soluzioni operativamente percorribili per stabilizzare il personale precario (i cosiddetti “Somministrati attivi per rotazione”), che rischiano di restare fuori dal circuito lavorativo, nonostante l’impegno profuso in questi anni per garantire la continuità del Servizio CUP della ASL BR
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