Questa mattina Fabio Mollica, uno dei papabili candidati sindaci del M5S, ha tenuto una conferenza stampa in cui ha spiegato i motivi del suo impegno, ha ribadito le ragione che lo hanno condotto a rinunciare alla candidatura ed ha risposto alla nota inviata ieri dal meet up “5 Stelle Uniti per Brindisi” con la quale veniva respinta al mittente una richiesta di incontro per trovare un punto d’incontro tra i tre meet up brindisini e superare le controversie ed i litigi che hanno sempre caratterizzato la vita del M5S brindisino.
Peraltro, ieri sera, sul proprio profilo facebook, il Consigiere Regionale Bozzetti – senza mai nominare Mollica – lo ha attaccato scrivendo che “tali atteggiamenti, appunto, nulla hanno a che vedere con il modus operandi del Movimento, ma anzi possono ritenersi evidentemente azioni lesive dell’immagine e degli ideali del Movimento stesso.
Queste le dichiarazioni di Mollica:
Quando un mese e mezzo fa il MeetUp Brindisi5Stelle mi propose la candidatura, accettai a patto che la candidatura fosse unitaria, cioè condivisa dai tre Meetup cittadini del Movimento.
Negli stessi giorni però venivamo a sapere da articoli di stampa che il MeetUp Uniti per Brindisi, quello supportato dal consigliere regionale Bozzetti, aveva già deciso (senza minimamente preoccuparsi di coinvolgere gli altri attivisti locali) chi candidare a sindaco e con quale programma, salvo poi non riuscire ad inviare allo staff una lista completa.
Nelle altre città, dove il Movimento funziona normalmente, tutti gli attivisti vengono coinvolti in scelte democratiche.
Allora chiedemmo un incontro con quel gruppo e lo ottenemmo. Chiesi personalmente a Bozzetti di partecipare, ma lui disse che non poteva perché quel giorno sarebbe stato a Bari. Nonostante tutto ci presentammo all’incontro e con enorme sorpresa trovammo Bozzetti nella sede di via Bastioni, intento a confrontarsi con il Meetup ospitante, forse per impartire gli ordini su come comportarsi. Il consigliere regionale scappò via prima ancora che la riunione iniziasse, per non meglio precisati impegni serali. Probabilmente più importanti del tentativo di unificare il Movimento nella sua città.
L’incontro naturalmente non sortì alcun effetto perché l’altro gruppo ha chiuso ad ogni possibilità di dialogo, sperando nella certificazione della propria lista e del proprio candidato Stefano Alparone, di cui ad oggi ancora ignoriamo caratteristiche personali, idea di città e programma elettorale. Una desolazione argomentativa che sicuramente era giustificata dal fatto che, grazie alla posizione istituzionale di Bozzetti, quel gruppo si sentiva forte e unico portatore del verbo.
Sono così state inviate allo staff due liste con altrettanti candidati sindaci, ma prima il referendum poi la scomparsa di Gianroberto Casaleggio hanno rallentato la certificazione delle liste a livello nazionale.
A questo punto, pur avendo già manifestato allo staff e ad alcuni esponenti nazionali del partito, la mia disponibilità a farmi da parte purché fosse presentata una lista del Movimento alle prossime amministrative, ho provato un altro tentativo di accordo, chiamando Bozzetti e Uniti per Brindisi ad un confronto.
Dall’altro gruppo ci è stato posto il veto su due nomi della nostra lista, persone con le quali erano sorti contrasti negli anni scorsi. In segno di disponibilità abbiamo tolto quei due nomi.
Abbiamo chiesto l’incontro per lunedì, vista l’urgenza, e ci è stato chiesto di spostarlo a giovedì, come se le elezioni non fossero ormai imminenti.
Ci è stato detto e scritto che sarebbero venuti e ci è stato chiesto di unificare le liste.
Bozzetti mi ha scritto che sarebbe venuto a fare da garante.
Poi ieri mattina qualcuno di quelle 4-5 persone che dettano legge in quel gruppo ha ordinato il dietrofront: Bozzetti si è eclissato di nuovo scrivendomi che non sarebbe stato disponibile fino a domenica.
Insomma, proprio chi, avrebbe dovuto fare da garante, ha negato ogni confronto democratico ed ha dichiarato che non poteva essere a Brindisi prima di domenica, senza mai specificare quali urgenti impegni istituzionali gli impedivano di fare il possibile per scongiurare l’assenza di una lista M5S alle prossime amministrative e per giungere finalmente all’unificazione di un Movimento in vista di una battaglia elettorale importantissima per la città.
In conclusione, malgrado l’ufficializzazione della mia disponibilità al ritiro della candidatura per scongiurare il rischio dell’assenza del Movimento alle amministrative, il gruppo Bozzetti-No al Carbone non si è presentato all’incontro, perché convinto di essere l’unica parte del Movimento e perché convinta di ottenere la certificazione della lista.
Pensano di gestire il Movimento 5 Stelle come un circolo privato, decidendo in pochissimi chi candidare alla Regione, chi piazzare al Comune, e nei prossimi mesi chi candidare al Parlamento. Per loro il Movimento è diventato qualcosa di ben diverso dai valori di trasparenza e democrazia sostenuti dai fondatori dello stesso.
Sul fronte opposto gli altri due Meetup sono andati avanti uniti. E nel frattempo in queste settimane decine e decine di brindisini hanno manifestato l’interesse a sostenere la mia candidatura. In tanti ci hanno detto di aver provato ad avvicinarsi al Movimento attraverso il MeetUp di Bozzetti, quello che gode di maggiore visibilità in virtù del fatto che grazie alla presenza del consigliere possono avere una sede che espone le bandiere a 5 Stelle. Ma queste persone ci hanno raccontato di aver trovato porte sbarrate o accoglienza fredda, come se qualcuno non volesse perdere il controllo del giocattolo. Esattamente come accade nei peggiori partiti che il Movimento combatte a livello nazionale.
Bozzetti non risponde al telefono, non fa da garante ma parteggia per una fazione del Movimento, non riesce a partecipare agli incontri per unire il Movimento. Probabilmente è troppo impegnato a lanciare proposte vecchie e deludenti come la Medaglia d’oro a Brindisi per l’accoglienza agli albanesi, cosa già proposta da 700 partiti e associazioni, oppure a proporre la Summer School alla Cittadella della Ricerca, come se si trattasse di un villaggio vacanze. Ma si è superato quando ha proposto ad Emiliano e al Governo una mozione Salva Brindisi, salvo poi non preoccuparsi di dare a Brindisi la speranza di un cambiamento, anzi comportandosi in maniera tale da consentire a chi ha distrutto la città di continuare a distruggerla.
Così, nella speranza di poter vedere in faccia e parlare un giorno con colui che dovrebbe essere anche il nostro portavoce, abbiamo lanciato l’hashtag #Bozzettidovesei?.
Magari incontrandolo potremmo aiutarlo a fare proposte più serie e originali, invece di ascoltare cose già viste e riviste, oppure risibili.
L’ultima sciocchezza che vogliamo segnalare è la dichiarazione fatta da qualche attivista dell’altro gruppo, che ad amici comuni hanno allegramente dichiarato “meglio che non ci sia una lista del Movimento piuttosto che Mollica candidato sindaco”. È una frase che spiega molto bene qual è la statura politica di questi signori e di queste signore, e quale sia il bene che hanno nei confronti del Movimento e della città.
Per loro, evidentemente, conta più continuare a gestire il giocattolino, conta più tenere in pugno il Movimento. Allontanando forze fresche e personaggi che potrebbero allargare la base dello stesso. Noi tutto questo lo denunciamo qui e lo denunciamo allo staff del Movimento. Perché certi comportamenti che vanno avanti da troppo tempo devono finalmente avere fine.
E cogliamo l’occasione per chiedere scusa alla città se il Movimento probabilmente non sarà presente alle prossime Amministrative con una propria lista, oppure ci sarà ma con grande ritardo e in maniera disunita.
Avremmo voluto dare ai brindisini una speranza di cambiamento, ma ci siamo resi conto che l’immaturità di alcuni ci impone di cambiare prima il Movimento.
Mollica vergognati. Nessuno ti conosce nel Movimento 5 Stelle la tua sete di potere sta facendo svanire il sogno di chi lotta ogni giorno da anni per cambiare le cose a Brindisi.
Mollica hai fatto bene. Non sono abituati a farsi dire in faccia le cose. Il M5S a Brindisi é partito bene poi….quanto lavoro sprecato. Caso Bozzetti, si é trovato al posto sbagliato al momento sbagliato. Ha raccolto solo i frutti del lavoro di tanti attivisti. Minimo sforzo, massimo risultato. Purtroppo per noi. Per rintracciarlo, scrivete a “Chi l’ha visto”
Sig. Mollica dopo il comunicato che la sconfessa dei gruppi m5s di tutta la provincia, mi sembra tutto chiaro. Penso che le sia rimasto poco da cavalcare, ma un po’ di pubblicità non guasta mai. Il problema sarà affrontare i cittadini quando capiranno che la causa della non certificazione è stato il suo volerti imporsi.