January 14, 2025

L’apertura al nucleare di quarta generazione, fatta sia dall’on. d’Attis che dal sindaco Marchionna purtroppo, appare avventata e priva di una reale conoscenza delle implicazioni di questa tecnologia. È necessario ricordare che il territorio di Brindisi ha già vissuto l’esperienza di ospitare grandi infrastrutture energetiche, come quelle dell’Enel, senza mai beneficiarne realmente. Nonostante la produzione di energia a livello locale, il nostro territorio non ha ottenuto vantaggi economici significativi, mentre ha dovuto affrontare pesanti costi ambientali e sanitari, con un impatto devastante su salute e qualità della vita.
Il nucleare non rappresenta una soluzione per Brindisi, ma piuttosto una potenziale minaccia. Non esiste oggi un reattore di quarta generazione operativo e sicuro: si tratta di tecnologie ancora in fase di sperimentazione, lontane anni luce dall’essere pronte. Scommettere su una tecnologia non collaudata significa esporre il territorio a enormi rischi, tra cui problemi legati allo smaltimento delle scorie radioattive e alla gestione di possibili incidenti, senza contare i tempi e i costi proibitivi di realizzazione.
La posizione del Movimento 5 Stelle è chiara: bisogna investire in energie rinnovabili e sostenibili, che rispettino il territorio e garantiscano benefici concreti per le comunità. Brindisi ha un enorme potenziale in questo senso, dal fotovoltaico all’eolico, e può diventare un modello di transizione ecologica. Il futuro non è il nucleare, ma una politica energetica che metta al centro le persone e l’ambiente.

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