Dal 7 gennaio è stato avviata la prima fase del XVII percorso congressuale della CGIL, che si concluderà con il Congresso Nazionale Confederale programmato dal 6 all’8 maggio 2014 a Rimini.
A Brindisi, in questi giorni, si stanno svolgendo le ultime delle centinaia di assemblee di base programmate dalle Categorie dei lavoratori attivi e dalla Categoria dei pensionati.
Nei diversi posti di lavoro e in tutti i comuni si è registrata un’alta partecipazione: migliaia di lavoratrici, lavoratori, pensionati, giovani, precari e disoccupati, iscritti e non, hanno avuto la possibilità di dibattere democraticamente sui contenuti dei documenti congressuali.
Un Obiettivo prioritario questo, per l’Organizzazione Sindacale, perché tenere assemblee aperte significa porre all’attenzione di una platea allargata le proposte programmatiche che, come CGIL, lanciamo come azioni da mettere in campo per i prossimi quattro anni di vigenza congressuale. Un confronto approfondito su come, secondo noi, è ormai urgente agire per superare la crisi, rimettendo al centro il lavoro.
Quel lavoro che manca, e che se c’è non può essere precario, o nero, o non sicuro, perché dalla dignità del lavoro passa la dignità della persona come sua dimensione esistenziale, come partecipazione attiva alla vita economica, sociale e politica del Paese. E’ il lavoro che decide il futuro dei giovani che lo cercano e dei meno giovani che l’hanno perso, delle donne, dei migranti. Servono politiche attive per creare lavoro, nel pubblico e nel privato; servono politiche industriali all’insegna dell’innovazione.
Altra urgenza è recuperare un sistema equo di welfare: intervenire per affrontare l’emergenza sociale con politiche inclusive, che contrastino la povertà, che garantiscano l’esigibilità di diritti universali come la salute e l’istruzione. Si può fare, partendo da una riforma fiscale che redistribuisca il reddito e riequilibri la tassazione, si può fare intervenendo sul sistema pensionistico, reso ingiusto dalla riforma Fornero.
Parliamo di azioni riprendendo il filo di un percorso già tracciato nel Piano del Lavoro che per tutto il 2013 come CGIL abbiamo contestualizzato nei diversi territori e anche qui a Brindisi. Dalla prossima settimana, fino ad arrivare all’appuntamento del Congresso Provinciale previsto per il 4 e 5 marzo p.v., le proposte del Piano del Lavoro Territoriale saranno rilanciate nei diversi Congressi provinciali delle categorie dei lavoratori e dei pensionati, approfondendo le diverse specificità.
Come CGIL riaffermiamo che la ripresa passa attraverso un’attività contrattuale territoriale e sociale, capace di tenere insieme tutela individuale e interesse collettivo, rilanciando il ruolo di rappresentanza sindacale attraverso l’utilizzo, e l’estensione agli altri settori, delle regole contenute nel Testo Unico appena sottoscritto dalle OO.SS. e Confindustria.
E’ ormai urgente fare qualcosa per arrestare la crescita delle disuguaglianze che aumenta sempre più il divario tra i cittadini che vivono in condizione di grave disagio economico e sociale e quella ristretta percentuale di privilegiati che, nella crisi, è diventata ancora più ricca. E’ per questo che come CGIL Puglia, in occasione dell’avvio del percorso congressuale, è stata aperta una Petizione Popolare che chiede a Regione, Province e Comuni pugliesi “Lo Stop Alle Retribuzioni D’oro Di Manager, Amministratori E Dirigenti” e di reinvestire le risorse risparmiate per aprire cantieri di lavoro in favore delle persone prive di occupazione e di reddito o comunque per sostenere e potenziare i servizi sociali.
La petizione può essere sottoscritta presso ogni sede della CGIL, oppure on line sulla piattaforma: firmiamo.it al link firmiamo.it/untettoastipendimanagerpubblici.
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