May 3, 2025

Tornando a parlare di idratazione, approfondiamo ora il tipo di acqua e la relativa quantità necessaria per soddisfare l’esigenza idrica del corpo. Ho già accennato che l’acqua è importante per gli apparati gastrointestinale, renale e circolatorio ma non c’è organo o tessuto che non abbia bisogno dell’acqua. Infatti, anche i muscoli e la pelle hanno bisogno di acqua, e, persino, le ossa. Potrebbe sembrarvi strano ma le ossa disidratate perdono l’elasticità necessaria per la loro micro espansione e contrazione. Le ossa disidratate degli anziani si spezzano (fratturano) con facilità perché, appunto, sono rigide a differenza delle ossa morbide e flessibili dei bambini.

 

Quali sono i sintomi della disidratazione? Voi conoscete quelli più comuni: la sete e la pelle secca ma ci sono altri sintomi importanti che ci indicano che il corpo in qualche parte sta soffrendo la “sete”. Quando avvertite dei dolori in una qualsiasi parte del corpo, ciò significa che quella zona sta soffrendo una carenza d’acqua: più il dolore è forte maggiore è la carenza d’acqua. Qual è il nostro comportamento di fronte al dolore? “Giustamente” usiamo dei farmaci antidolorifici. Purtroppo, giustamente sbagliamo perché i farmaci fanno aumentare la disidratazione di quella zona perché non apportano acqua ma spengono un utile ed importante campanello d’allarme che non sappiamo interpretare.

 

Ci sono sintomi anche più gravi del dolore che segnalano la carenza idrica corporea come, per esempio, la stanchezza cronica o la confusione mentale. A questo punto, vediamo quant’acqua dobbiamo bere al giorno per non andare incontro alla disidratazione corporea. La quantità consigliata da tutti i medici è quella dei 2 litri al giorno per un adulto; questa è una mediama più precisamente la dose sarebbe la seguente: 3 ml/cc per kg di peso corporeo. Esempio: un individuo che pesa 70 kg dovrebbe bere almeno 2,1 litri di acqua al giorno. Questa dose è sufficiente in condizione di temperatura ottimale e un lavoro/attività che non faccia perdere liquidi (sudare).

 

Ovviamente, se fa troppo cado o si suda molto, la quantità d’acqua va aumentata proporzionalmente. Poiché la sensazione della sete, spesso, è assente, consiglio di non aspettare quest’ultima per bere ma imporsi di bere la quantità dovuta individuale come ci comportiamo con il cibo. Per esempio, quante volte mangiamo anche se non abbiamo fame, solo perché è orario di pranzo o cena? Ed anche quando abbiamo la sensazione di fame, spesso, questa è una richiesta di acqua da parte del corpo. In una sperimentazione presso l’Università di New York su 100 volontari, a cui è stata data acqua da bere quando hanno avvertito la sensazione di fame, dopo un’ora solo un individuo aveva ancora la sensazione della fame mentre a tutti gli altri la fame era passata.

 

La confusione tra la necessità di bere o mangiare, probabilmente, affonda le sue radici nel fatto che noi umani ci siamo allontanati dall’alimentazione di specie. Per esempio, un carnivoro allo stato naturale, che mangia la sua preda cruda, soddisfa contemporaneamente le sue esigenze idriche e nutritive dal momento che la sua preda cruda contiene un buon 70% di acqua. Quindi, mangia e beve. Lo stesso dicasi per il pesce grande che mangia il pesce piccolo, e, a maggior ragione, per tutti gli erbivori che mangiano erba fresca il cui contenuto d’acqua raggiunge ben il 90%. Osservate gli animali: se mangiano cibo fresco non bevono mentre vanno in cerca d’acqua quando mangiano cibo secco.

 

Noi tutti i giorni mangiamo cibo secco dal momento che mangiamo cibo cotto. Pertanto, ci tocca bere per compensare la perdita d’acqua fisiologica. Continueremo questo intrigante argomento nella prossima puntata.

 

 

Continua…

 

Rocco Palmisano

No Comments