“Sviluppo e Territorio” è il tema sviluppato dal Consiglio Generale della Cisl Taranto Brindisi, lunedì 7 ottobre p.v. presso il Centro Congressi Casa San Paolo, in Contrada Lanzo di Martina Franca.
“Affrontiamo cambiamenti e trasformazioni epocali che stanno destabilizzando equilibri di natura politica, economica, ambientale, sociale, culturale ed influendo pienamente sulla nostra azione sindacale” ha sottolineato tra l’altro, nella comunicazione di avvio dei lavori, il segretario generale Gianfranco Solazzo.
“Le due grandi transizioni, quella energetica e quella industriale, con cui il nostro territorio si sta misurando, coinvolgono aree ben più vaste della singola fabbrica, cioè la ex Ilva a Taranto e la Centrale Enel a Brindisi, mettendo in discussione le storie produttive, economiche e sociali dell’intero territorio – ha proseguito il segretario generale – e in tutto questo c’è lo sviluppo, la valorizzazione delle nostre potenzialità territoriali ed altre ancora inespresse, industria, turismo, portualità, agroindustria, servizi, commercio. E c’è il lavoro, ovvero l’occupazione che, nonostante i buoni risultati certificati dall’Istat ed una regione Puglia che cresce più di tutte nel Mezzogiorno, presenta ancora tanta precarietà, soprattutto per giovani e donne di Taranto e di Brindisi. E’, dunque, necessario un approccio partecipativo, autonomo, contrattualista, non più legato ad una concezione dell’azione sindacale già superata dalla storia.”
Solazzo, inoltre, ha fatto il punto sulla vertenzialità in atto “tanto per la crescita e lo sviluppo dell’area ionica con le nostre pressioni per la messa a terra delle risorse Jtf, Cis, Sie, Pnrr dopo aver promosso tavoli e accordi con la Provincia e con la precedente Zes ionica, quanto per l’area adriatica, per ultimo in sede di tavolo interministeriale per la decarbonizzazione, a seguito del quale siamo in attesa dei contenuti dell’Accordo di programma e della reale esigibilità dei 13 progetti illustratici dal rappresentante del Governo, compresa la nostra richiesta di una Legge speciale per Brindisi. Sarà altresì, necessario concentrarsi su ciò che effettivamente necessita al lavoro sia attuale che futuro, come istruzione, formazione, qualificazione e riqualificazione professionale, nuove competenze, affinché non si creino moderne disuguaglianze.”
Nei prossimi cinque mesi “ci attende un percorso congressuale impegnativo, in cui coinvolgeremo associate e associati, nei posti di lavoro ed in tutte le nostre sedi sindacali, praticando la partecipazione con un profondo senso di appartenenza ad una grande organizzazione democratica, come è la Cisl” ha concluso.
Concludendo il dibattito, il segretario generale della Cisl Puglia Antonio Castellucci ha sostenuto: “Registriamo dati occupazionali e di salario medio in Puglia migliori rispetto al passato ma non dimentichiamo le varie criticità territoriali ancora marcate su occupazione e sviluppo. Per una crescita strutturale regionale occorre più produttività, maggiore contrattazione decentrata, stabilità occupazionale e salute sicurezza sui luoghi di lavoro. Necessario sarà puntare con determinazione, inoltre, su occupazione femminile e giovanile perché c’è ancora molto da fare, come c’è necessità di nuove relazioni sindacali attraverso un concreto percorso partecipativo.”
Ed ha proseguito: “Occorrono più investimenti pubblici e privati, più diffusa legalità nel mercato del lavoro, più contrasto ad ogni forma di caporalato, di lavoro nero, di sfruttamento e che si individuino ed affrontino percorsi a ogni livello istituzionale e politico, per risolvere le diverse vertenze territoriali. I nostri interlocutori ascoltino le proposte della Cisl e condividano con noi i valori della partecipazione e della contrattazione sociale, funzionali unicamente al bene comune.”
Per il segretario generale della Cisl pugliese, infine “è importante l’Accordo Governo-Regione Puglia che verrà condiviso nelle prossime settimane relativamente ai fondi Fsc, che per noi deve essere reso esigibile sul versante della crescita dei territori e delle ricadute occupazionali. Analogamente avvenga per il Pnrr, per i Giochi del Mediterraneo, Zes unica e per le altre linee di finanziamenti pubblici, rispetto ai quali intendiamo da subito conoscere quali ricadute che saranno prodotte su coesione e transizione sociale.”
Ufficio Stampa
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