May 25, 2025

 

Con il versamento di un milione di euro finalizzato all’aumento di capitale, è stata portata a termine un’altra operazione che rientra nel piano di salvataggio e conseguente consolidamento della società partecipata Brindisi Multiservizi. Come è noto, il voto unanime con cui il Consiglio Comunale, nell’ultima seduta, ha approvato il contratto di servizio tra il Comune di Brindisi e lo stesso sodalizio, ha spianato la strada alla risoluzione dei tanti problemi che per lungo tempo hanno messo in forse il futuro della BMS.

Dopo di che si è dovuto procedere con il successivo provvedimento deliberativo che ha dotato la società dei mezzi finanziari attraverso cui porre in essere il piano di sviluppo che si concretizzerà nel 2016.

Una prova di grande determinazione della maggioranza che sostiene questa Amministrazione, che ha creduto fermamente nelle iniziative assunte dal sottoscritto per rimettere a posto i conti societari attraverso uno scrupoloso esame dei “conti”, con il conseguente taglio di ogni spesa superflua ( si consuma un terzo del carburante rispetto alle precedenti gestioni, sono scomparse le spese legali, si acquista la merce solo attraverso regolari gare d’appalto ed è pressocché scomparso il ricorso ai subappalti. Ed a tutto ciò si aggiunge un chiaro miglioramento della qualità delle prestazioni erogate.

A ciò va aggiunto un certosino controllo di gestione anche per quanto riguarda l’impiego del personale (a cui è corrisposto un decremento del tasso di assenteismo ed una altrettanta evidente diminuzione dei casi di inabilità temporanea) e l’utilizzo di mezzi e infrastrutture.

Se si andrà avanti con la stessa determinazione si potrà finalmente cominciare a considerare questa società come una risorsa su cui fare affidamento per la gestione di svariati servizi comunali e peraltro a costi contenuti.

Un risanamento, quello delle società partecipate, che oggi ci consente di andare molto fieri del fatto che tutte e tre le nostre società (Multiservizi, Energeko e Azienda Farmaceutica) chiuderanno i bilanci in attivo (caso molto raro, visto che in molte città d’Italia proprio le partecipate rappresentano un motivo di forte preoccupazione per il loro peso sui bilanci comunali).

Ovviamente a tutto questo farà seguito, mi auguro in tempi brevi, una accresciuta necessità occupazionale, con il conseguente ricorso – già annunciato alle organizzazioni sindacali – di lavoratori socialmente utili attualmente in carico al Comune di Brindisi e per troppi anni “dimenticati” dalla politica.

E’ con queste prospettive che ci approcciamo ad un 2016 con tante incertezze, ma anche con la consapevolezza di aver agito per assicurare un futuro alle nostre società in house.

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