Qualcuno non riesce ancora a digerire il fatto che il Consiglio Comunale di Brindisi, in piena autonomia di pensiero e di azione, abbia scelto di votare unanimemente una mozione unitaria tendente a far rivedere e riconsiderare le autorizzazioni per l’impianto GNL Edison.
Un intervento, in modo particolare, desta allarme perché proveniente da un consigliere regionale, il quale arriva ad ipotizzare la impossibilità per Brindisi di accedere a parte dei 420 milioni previsti dal Decreto per il Sud perché non è stato accettato l’impianto Edison.
Ricordiamo che con il Decreto il Governo mette a disposizione delle aree del SUD i 420 milioni, utili per la cantieristica navale e non si comprende per quale arcano motivo il consigliere regionale decreti la impossibilità per Brindisi di accedere a parte di quella somma-
Questo tipo di interventi ci convincono della giustezza della posizione del Movimento 5Stelle sull’insediamento dell’impianto GNL Edison. Tale insediamento è privo di alcune importanti autorizzazioni e valutazioni e non tiene conto che a pochi metri è previsto un collegamento ferroviario con la rete nazionale; collegamento per il quale la Rete Ferrovie Italiane ha previsto un investimento di 70 milioni per poter creare una intermodalità e un polo logistico. Tali infrastrutture sono certamente più utili per il potenziamento del porto ed anzi si potrà lavorare perché diventi la piattaforma logistica del Mediterraneo. Chi non ha familiarità con le strutture portuali farebbe bene a stare zitto.
L’Intermodalità prevista dalla Rete Ferrovie Italiane potrà avere standard elevati che potrebbero includere funzioni di gate ad alta tecnologia, la scansione elettronica per gli ingresssi,la gestione della priorità degli ordini e dell’assegnazione dei parcheggi per i camions. Inoltre le dotazioni del punto intermodale potrebbero consentire di attivare un efficace cross-docking, evitando stoccaggi di merci e rallentamenti del ciclo e la riparazione dei
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