Due fratelli di Brindisi, rispettivamente di 34 e 22 anni, sono stati denunciati per resistenza a pubblico ufficiale dopo un’aggressione avvenuta questo pomeriggio presso l’ospedale Perrino di Brindisi.
Erano circa le 16:00, quando i poliziotti in servizio al Posto Fisso dell’ospedale sono intervenuti presso il Pronto Soccorso per supportare una guardia giurata che tentava di calmare i due giovani. Uno dei fratelli, che aveva una lussazione alla spalla, pretendeva di essere trattato con precedenza rispetto agli altri pazienti in attesa.
La situazione è degenerata quando uno dei due ha colpito con una testata uno degli agenti, causandogli un trauma cranio-facciale, escoriazioni alla cornea e un ematoma all’occhio destro, con una prognosi di 20 giorni. L’altro fratello ha sferrato un pugno al secondo poliziotto giunto in aiuto, causandogli contusioni multiple guaribili in dieci giorni.
Entrambi i fratelli, che fino ad ora non avevano avuto problemi con la legge, sono stati denunciati. I poliziotti sono stati medicati sul posto.
In una nota stampa la direzione strategica della Asl di Brindisi ha espresso “vicinanza ai due agenti di Polizia in servizio al posto fisso dell’ospedale Perrino di Brindisi vittime di un’aggressione avvenuta nel pomeriggio di oggi, 14 giugno, nello svolgimento del proprio dovere. L’azienda sanitaria è costantemente impegnata nel garantire la sicurezza dei pazienti e degli operatori, grazie al costante lavoro di mediazione delle guardie giurate e al pronto intervento delle Forze dell’ordine presenti in ospedale, soprattutto nei luoghi di maggiore stress fisico ed emotivo come il Pronto soccorso del Perrino. Questi episodi non sono giustificabili: la violenza non rappresenta mai una risposta”.
“Esprimo il mio più profondo disappunto – afferma il direttore generale Maurizio De Nuccio – per l’episodio di grave e ingiustificata violenza a danno dei poliziotti. Confermo la mia più totale vicinanza e gratitudine per il lavoro quotidiano di quanti garantiscono la sicurezza ai cittadini del territorio anche nel nostro ospedale maggiore”.
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