May 25, 2025

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Parziali: 21-22, 41-32, 61-44
Enel Brindisi: Pullen 9, Harper, James1, Bulleri 5, Cournooh 4, De Gennaro, Denmon 20, Simmons 11, Morciano n.e., Zerini, Turner 12, Mays 14. Coach: Bucchi
SPM Shoeters: Slagter 4, Johnson 6, Nguyen, Wessels 8, Denson 17, Schilder, De Pagter 2, Curry 9, Akerboom 8, Adriaans, De Vries, Aarts 8. Coach: Jones
Arbitri: Demetriou, Benczur, Pousanidis

 

In un PalaPentassuglia gremito, Enel Brindisi e SPM Shoeters avviano il girone di ritorno della prima fase di Eurochallenge.

Brindisi – per la prima volta al gran completo sul palcoscenico europeo – aveva necessità di vincere per ipotecare il passaggio del turno. E cosi è stato. Troppo netto il divario tecnico ed atletico tra la compagine adriatica ed i campioni d’Olanda con questi ultimi che possono far leva sulla grande forza di volontà ed un gioco diligente ed ordinato.

La vittoria della squadra di Bucchi non è mai apparsa in bilico anche se nei primi 15 minuti dell’incontro il punteggio è stato sostanzialmente il equilibrio. Poi, nella seconda fase del secondo periodo e per tutto il terzo quarto, Brindisi ha messo al sicuro il risultato per poi subire – nel quarto – il tentativo di ritorno degli avversari. Ma è bastato rimescolare le carte e prestare un po’ di attenzione in più per chiudere la gara senza affanni.

 

Il match:

Bucchi schiera Pullen, Denmon, Turner, James e Simmons; Jones shiera Curry, Wessels, Densin, Akerboom e Johnson.

La partenza è lenta e contratta, con gli atleti che sembrano prestare molta attenzione a prendere le misure i propri avversari diretti. Gara nella gara quella tra Simmons e Reginald Johnson, un vero e proprio festival delle sportellate. Dopo un sostanziale equilibrio, Brindisi si crea un piccolo margine di vantaggio grazie a due bombe di Pullen ed alle ottime giocate sotto canestro di Simmons (15-10) e Jones, decide che chiamare time-out e cambiare diversi uomini.

Gli olandesi accorciano subito a -2 e poi sono bravi a rispondere colpo su colpo ai padroni di casa fino alla bomba finale di Denson che chiude il quarto sul 21-22.

 

In avvio di secondo quarto, Bucchi gioca la carta Bulleri, dopo aver già dato spazio a Cournooh, Mays e Harper. La gara comunque resta giodibile e vive di un fortissimo equilibrio. A metà periodo è 27-27, poi Brindisi grazie ad una bomba di Turner (appena rientrato al posto di Bulleri) va a +5, infine – giocando anche buoni contropiede – allunga a + 9 (39-32). In questa fase è decisivo il contributo di Cournooh, ottimo in difesa e fluido nelle azionj offensive. Per il resto parlano da soli i 10 punti in altrettanti minuti di James Mays, compresa la schiacciata che chiude il quarto sul 41-32.

 

Dopo il riposo lungo Bucchi torna ad affidarsi ai cinque di inizio partita ma James viene investito dal tir Johnson e torna in panchina a scopo precauzionale lasciando il posto a Zerini. Brindisi difende duro e rende la vita difficile agli avversari: rimbalzi e ripartenze veloci scavano il solco e a 5’23” sul risultato di 48-34, gli olandesi fermano il match per un time out.

Al rientro Turner realizza la tripla del +17, poi Brindisi gioca qualche attacco con sufficienza e Bucchi, sul 51-40, corre ai ripari chiamando time-out e sostituendo Pullen con Bulleri che ringrazia e cambia l’inerzia realizzando subito la bomba del +14. A fine periodo è 61-44.

 

Nell’ultimo quarto, dopo il +19, i pugliesi sembrano voler gestire i minuti dei suoi uomini in proiezione dell’impegno di sabato prossimo con Cantù ma il Den Bosch non molla e prima della metà del tempo riduce a 12 le lunghezze di svantaggio (65-53). Allora Bucchi rimanda in campo Pullen e Denmon e prova – per la prima volta nella stagione – la coppia Mays-Simmons.

Gli olandesi insistono e, sostenuti da uno sparuto ma caldo manipolo di supporters, scendono a -9. Bucchi mette dentro James per Mays e Brindisi recupera i meccanismi più rodati non rischiando più nulla e concludendo la gara sul

 

Angela Gatti
Pubblicato il: 3 Dic, 2014 @ 20:30

 

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