October 12, 2024

“Abbiamo sbagliato a non comunicare con la stampa, a non spiegare le nostre iniziativa, ma il Notaio Errico ha torto: non c’è nessuna ombra su di me e su Formica Ambiente”.
Questo il succo del pensiero del Dott. Vincenzo Fiorillo, responsabile della società che gestisce la discarica in cui il Comune di Brindisi ha conferito i rifiuti dopo le note vicende che hanno portato alla chiusura della discarica di Autigno, gestita dalla Nubile Srl.
Il Dott. Fiorillo ha convocato stamane i giornalisti presso il Grande Albergo Internazionale di Brindisi ed ha raccontato una dettagliata e circostanziata versione dei fatti. Senza lesinare grandi stoccate al notaio Errico che, proprio dopo una riunione sui rifiuti, rassegnò le dimissioni da “garante della legalità” lanciando strali contro alcuni personaggi della maggioranza e lasciando intendere l’esistenza di affari “strani” nel settore dei rifiuti.
In particolare, Fiorillo ha dichiarato senza mezzi termini di aver sempre subito l’ostracismo di Errico: “quando era Presidente della Provincia ha portato la mia azienda in Tribunale per otto volte, e per otto volte ha perso, facendo sostenere ingenti spese legali che sono state pagate dall’Amministrazione, quindi, ai cittadini. Adesso la storia si ripete…”

Fiorillo ha ricostruito la cronistoria del rapporto tra Comune di Brindisi e Formica Ambiente a partire dal marzo 2015 quando l’OGA della Provincia di Brindisi diede mandato alla società Formica di poter conferire i rifiuti bio-stabilizzati nella propria discarica di contrada Formica e propone alla società un prezzo di smaltimento di 70 €/t, oltre Iva ed ecotassa (di gran lunga inferiore a quello praticato da altre discariche private).

 

Complessivamente il Comune di Brindisi ha conferito circa 23.000 tonnellate ma ha pagato soltanto le fatture di Aprile e maggio del 2015.

“La nostra azienda – ha spiegato Fiorillo – ha compreso i problemi dell’Amministrazione (rischio di sforamento del patto di stabilità e arresto del Sindaco) ed ha pazientato, ma quando al Comune di Brindisi tutti si sono dimenticati di avere un debito con Formica siamo dovuti intervenire anche perché sul credito maturato e non percepito, la Formica Ambiente da tempo ha già versato le relative tasse ed in qualità di sostituto d’imposta anche l’ecotassa per conto del Comune di Brindisi”.

La società ha dapprima concordato un piano di rientro del debito allora maturato ma trascorsi diversi mesi senza alcun riscontro la Formica è stata costretta a ricorrere al Tribunale di Brindisi per vedere riconosciute le proprie ragioni.

Il 10 febbraio 2017 il Tribunale di Brindisi accoglieva “in toto” le richieste di pagamento e – dice Fiorillo “tramite Marcello Rollo – che conosco da 25 anni – ho chiesto un incontro con la Sindaca alla quale ho esposto le fasi della vicenda così come sto facendo adesso. Né più né meno”.
La Carluccio chiese lumi alla dirigente dei servizi finanziari che confermò l’esistenza di un debito e mi chiese qualche giorno per approfondire l’argomento con i suoi dirigenti.
Dopo qualche giorno – continua Fiorillo – venni convocato a Palazzo di Città e quando entrai nella stanza c’erano dieci-dodici persone”.
Tra essi c’erano Giuseppe Salvatore Alemanno (Segretario Generale), Ing. Gaetano Padula (Dirigente Settore Tecnico), Dott. Costantino Del Citerna (Dirigente Affari Generali), Avv. Francesco Trane (Dirigente Affari Legali), Rag. Mirella Destino (Dirigente Finanza e Tributi), la Sindaca Angela Carluccio ed Notaio Michele Errico.

“L’incontro fu cordiale – sostiene Fiorillo – e io mi dissi disposto ad eliminare 300mila euro di spese legali ed interessi e finì con il Comune chiese qualche giorno per valutare la situazione. Il giorno dopo leggo sulla stampa che il notaio Errico si era dimesso per Formica. Ma che c’entra Formica???”

“Dopo quel giorno non ho più sentito nessuno dal comune di Brindisi Adesso basta – conclude Fiorillo -. Li voglio tutti. Entro due mesi il Comune di Brindisi deve pagare il credito da noi maturato (circa 2milioni)”.

 
Insomma pare proprio che la corda sia stata tirata troppo. Il Comune ha due mesi per pagare Formica che è rimasta ferma sul proprio ultimatum lanciato qualche giorno fa: pagamenti integrale del credito, rinuncia agli interessi di mora maturati sin dal 2015, l’intera compensazione delle spese legali sostenute, il blocco di ulteriori costi legali e la rateizzazione della restituzione dell’intero debito.

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