Riportiamo, di seguito, la nota del presidente del Gruppo regionale del Nuovo Centrodestra, Antonio Camporeale e la nota del Consigliere regionale di Forza Italia, Maurizio Friolo.
“La ribellione del sindaco di Brindisi Mimmo Consales all’ordinanza firmata dal presidente della Regione Nichi Vendola per delocalizzare presso la discarica ‘Formica Ambiente’ le attività di smaltimento dei rifiuti solidi urbani prodotti nei comuni delle province di Bari e della Bat, per ovviare all’emergenza provocata dalla temporanea chiusura dell’impianto di Trani, non è solo l’estremo tentativo di un amministratore di tutelare il suo territorio da possibili ripercussioni negative, ma la certificazione del fallimento della politica ambientale del centrosinistra, fatta di utopie, proclami e annunci, ma che a livello concreto ha solo comportato costi su costi per i cittadini. Come in questo ultimo caso, con un impianto chiuso che mette a nudo i limiti di un sistema troppo fragile e disomogeneo per essere veramente e pienamente efficace. E alimenta una nuova frattura difficile da risanare in una Puglia da ricostruire, scontri tra territori e istituzioni, e traffici di rifiuti poco edificanti e mortificanti per una collettività che paga due volte,e per i sogni che ancora una volta sono stati spezzati da un brusco risveglio”.
“Condivido l’allarme lanciato dal sindaco di Brindisi Mimmo Consales per l’ordinanza firmata dal Governatore Nichi Vendola e per le attività di smaltimento dei rifiuti urbani prodotti dai comuni delle province di Bari e della Bat da dirottare nella locale discarica ‘Formica Ambiente’, dopo la chiusura dell’impianto di Trani. Il brindisino non può certo diventare la pattumiera della Puglia, e l’emergenza venutasi a determinare non può e non deve essere affrontata a scapito di un solo territorio, dimenticando le responsabilità di un governo che anche in materia ambientale si era sbilanciato in proclami ampiamente disattesi, e non ha messo in atto alcuna vera politica efficace e realista, dopo aver pesantemente bocciato e archiviato le proposte, gli orientamenti e i suggerimenti che venivano dal centrodestra. Non può essere quindi l’impianto brindisino la soluzione per una mancata programmazione e un’insufficiente regia, né si può affrontare un’emergenza determinando un’altra emergenza. La delibera va quindi ritirata, anche per evitare strascichi legali che vedrebbero la Regione soccombere con ulteriori costi per la collettività, e vanno valutate e trovate altre opzioni per i rifiuti della Bat e della provincia di Bari, per non congestionare ulteriormente un territorio che non può reggere l’impatto con numeri così rilevanti”.
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